«Gli ortaggi restano in campo, forniture sospese»

Agrinovana: siamo sotto scacco per il maltempo, le aziende di settore perdono fatturato

«Gli ortaggi restano in campo, forniture sospese»
Tempi duri per le aziende specializzate nella produzione e distribuzione di ortaggi. “E’ tutto bloccato, il clima degli ultimi due mesi ha messo sotto scacco le colture, il prodotto non vegeta e rimane, di conseguenza, in campo”, spiega Augusto Mei, socio e responsabile dell’area commerciale di Agrinovana, azienda marchigiana con terreni in Puglia - al confine con la Basilicata - nella Marche (Valdaso) e, nel periodo estivo, nella piana del Fucino.

“La situazione è critica - prosegue Mei - per le verdure in foglia si è verificato un mix di eventi sfavorevoli soprattutto nel Centro Sud, sotto il Rubicone: al repentino abbassamento delle temperature hanno fatto seguito la pioggia e quindi ancora il gelo, nel periodo tra l'altro di minor irradiazione solare. La terra bagnata si è raffreddata in maniera particolare: la conseguenza è che le piante non hanno spinta. Il prodotto soffre a livello di residuo secco, non fa in tempo a consolidarsi”. 


Augusto Mei

E in questi giorni è attesa un’ulteriore, intensa, ondata di freddo: Coldiretti, in una nota stampa, lancia l'alert per i raccolti di verdure e ortaggi “dopo le gravi perdite subite dall’inizio dell’anno che hanno ridotto le disponibilità sui mercati”. Il clima - sottolinea la confederazione - “sta riducendo l’offerta nazionale a le difficoltà riguardano anche il resto dell’Europa e del bacino del Mediterraneo, con conseguenti tensioni sui prezzi”.



Alla criticità attuale, dice Mei, si aggiunge il rischio che, al momento dell’innalzamento delle temperature, maturi tutto insieme, causando accavallamenti e sovrapproduzione: “La nostra azienda ha in produzione il doppio del cavolo nero degli anni scorsi, ma è tutto fermo - conclude l’esponente di Agrinovana - tanto che siamo stati costretti a sospendere i rapporti di fornitura con i maggiori clienti, comprese le catene distributive: la Gdo non ama l’incertezza. Stiamo perdendo fatturato in maniera importante e per ora non vediamo spiragli”.

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