Centinaio stregato dalle Amarene Fabbri

Incontro al Sigep, il ministro invita l'imprenditore a Roma

Centinaio stregato dalle Amarene Fabbri
Un rapido incontro in fiera. Un assaggio, uno scambio di vedute e un appuntamento a Roma, in via XX Settembre, sede del ministero delle Politiche agricole e del Turismo. Il ministro Gian Marco Centinaio e l'imprenditore Nicola Fabbri si sono capiti al volo. Nella cornice del Sigep - il Salone internazionale della gelateria e della pasticceria che si chiude oggi a Rimini - il ministro si è fermato allo stand Fabbri 1905 dove ha assaggiato le celebri amarene.

Qui Nicola Fabbri lo ha accolto a nome di una delle “dinastie famigliari” del dolce più importanti e longeve d’Italia, e Centinaio ha dichiarato di essere “un grande appassionato della vostra Amarena” e di essere particolarmente emozionato nel conoscere chi l’ha creata. Così Fabbri ha colto l’occasione di rivolgere al ministro l’appello che sta a cuore a tutta l’imprenditoria italiana: “Aiutateci a portare all’estero il lavoro dei nostri maestri gelatieri e pasticceri e l’eccellenza italiana di questo settore”.

Il ministro ha affermato di conoscere bene le difficoltà con cui si misurano imprenditori e manager italiani per la sua esperienza come direttore commerciale prima di diventare ministro e ha dimostrato grande interesse ad approfondire il tema rivolgendo a Nicola Fabbri l’invito a un incontro a Roma per parlarne.



Fabbri, lo scorso 30 novembre, è stato ospite di Italiafruit News nell'ultima edizione dello Speciale Frutta&Verdura (clicca qui per leggere la notizia), dove ha raccontato l'evoluzione della sua azienda e il ruolo che la bellezza ha avuto nel successo dell'amarena: il vaso del ceramista Gatti di Faenza, l'icona dell'azienda, "è stata la prima forma di trade marketing, un oggetto regalato per l'acquisto del prodotto".

Amarena Fabbri

Il richiamo all'italianità è forte in casa Fabbri. "Crediamo nel valore aggiunto della produzione italiana, basata sulla ricerca della materia prima nazionale, che per noi vale il 70% - aveva sottolineato l'imprenditore modenese - La nostra acqua e la nostra aria, poi, danno caratteristiche irripetibili e non copiabili".

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