Surgelati: alleati contro lo spreco alimentare

Surgelati: alleati contro lo spreco alimentare
Nell’ultimo anno, in Italia, è stato sprecato cibo per un valore complessivo di 8,5 miliardi di euro (0,6% del Pil nazionale). Gli sprechi si concentrano soprattutto a livello domestico: fra ciò che rimane nel piatto e ciò che finisce direttamente dal frigo alla pattumiera, ogni italiano getta poco meno di 1 etto di cibo al giorno. Tra i cibi meno sprecati risultano i surgelati (solo il 2,5%), tra quelli più gettati invece i prodotti a breve scadenza (che arrivano fino al 63%). Un dato molto positivo, quello dei surgelati, che conferma una delle loro principali caratteristiche: permettono di usare solo quello che mangiamo davvero, senza buttare nulla. “Il cibo surgelato è nemico dello spreco alimentare. Si stima che un maggiore consumo domestico di prodotti surgelati, rispetto agli analoghi a temperatura sopra lo zero, potrebbe contribuire ad abbattere gli sprechi in cucina fino al 47%”, dichiara Vittorio Gagliardi, presidente Istituto italiano alimenti surgelati (Iias), in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (5 febbraio).

Il 92% degli italiani (nove su 10) dichiara di sentirsi in colpa buttando il cibo ancora buono, tanto che quattro consumatori su 10 hanno affermato di aver ridotto negli ultimi due anni lo spreco domestico. Eppure, è proprio nelle nostre case che lo spreco alimentare assume il peso più rilevate (oltre il 50%): la maggior parte del cibo acquistato finisce direttamente dalla tavola al cassonetto dell’immondizia, perché cucinato in quantità eccessiva o non consumato entro la data di scadenza (nel 46% dei casi). Il progetto Reduce del 2017 ha individuato nella cena il momento in cui si getta più cibo, tra verdure (19,4 grammi pro-capite/giorno, pari a 7,1 kg/anno), latte e latticini (13,16 grammi/giorno a testa, 4,8 kg/anno), frutta (12,24 grammi/giorno a testa, 4,5 kg/anno) e prodotti da forno (8,8 grammi/giorno, 3,2 kg/anno). Ma in nostro aiuto possono arrivare i prodotti surgelati, che rendono utilizzabili prodotti non sempre disponibili durante l’anno, andando a prendere direttamente dal freezer le quantità realmente necessarie. E i dati più recenti, diffusi da Iias, sul consumo di surgelati in Italia confermano come i nostri connazionali abbiano ormai imparato ad apprezzare le potenzialità e i vantaggi dei prodotti sottozero: quasi un italiano su due li porta in tavola almeno una volta a settimana , con un consumo pro-capite di quasi 14 kg annui.

L'Istituto Italiano Alimenti Surgelati illustra cinque semplici motivi, per dimostrare che i prodotti sottozero svolgono una importante funzione “anti-spreco” e “pro-ambiente".

1) la lunga durata di conservazione, che permette di utilizzare i cibi surgelati prima che si deteriorino.

2) un maggior controllo nelle porzioni e nelle quantità: si usa solo ciò di cui si ha davvero bisogno, riponendo in freezer il resto di ogni prodotto.

3) la quantità acquistata corrisponde a quella che si mangia (niente sbucciature, spinature, lavaggi), con pochi scarti in casa: si consuma tutto ciò che si acquista e diventa più facile fare anche la raccolta differenziata dei rifiuti (quando si acquista, ad esempio, un filetto di pesce surgelato, si mangia il 100% di ciò che si compra, lasciando alle aziende - e non nella propria cucina - spine, viscere, squame, pelle, grasso e scarti di ogni genere; così come, quando si comprano ortaggi surgelati).

4) si riduce il consumo di acqua nelle proprie case, perché tutti gli ortaggi sono già lavati e puliti; e c’è un minore spreco di risorse energetiche per la cottura dei cibi, in quanto i tempi di preparazione sono nettamente più brevi.

5) il risparmio economico è garantito, dal momento che i prodotti surgelati non risentono delle oscillazioni di prezzo in base alla stagionalità e sono sempre disponibili, 12 mesi l’anno, allo stesso costo; in più, le materie prime utilizzate vengono raccolte, pescate e lavorate nelle zone più vocate, dove la grande esperienza locale sa come risparmiare acqua, risorse energetiche e ottimizzare il recupero degli scarti.

“Lo spreco alimentare - commenta Vittorio Gagliardi - non è soltanto una perdita economica per il consumatore, ma anche un tema sociale, visto che con quanto si spreca si potrebbe sfamare un terzo della popolazione mondiale. E sprecare significa, non solo non poter garantire cibo sufficiente per tutti, ma anche perdere risorse preziose utilizzate nella produzione, come terreno fertile, acqua, energia, concimazioni. Il sostegno che i prodotti surgelati offrono alla lotta allo spreco inizia ancor prima di arrivare sulle nostre tavole, con un utilizzo ottimale delle materie prime che arrivano pronte per l’uso in cucina: attraverso la surgelazione, è possibile massimizzare la resa produttiva, contenere gli sprechi che avvengono durante tutta la filiera e ridurre le emissioni di inquinanti nell’atmosfera”.

Fonte: Ufficio stampa Istituto italiano alimenti surgelati