Arance ai maiali e in strada, monta la protesta in Sardegna

Dopo il latte si apre un nuovo fronte: «Basta importazioni da Nord Africa e Europa»

Arance ai maiali e in strada, monta la protesta in Sardegna
La protesta dei pastori sardi diventa “virale” e nell’isola scatta un'altra protesta, quella di alcuni agrumicoltori: sui social e su WhatsApp girano video in cui si vedono produttori di arance  e clementine del Campidano e dell'Ogliastra gettarle per strada - di fronte ad un centro commerciale - e darle in pasto ai maiali. 

Motivo della sollevazione: l'importazione dal Nord Africa e dal resto del Continente che, sottolineano i fautori della protesta, esercita una concorrenza micidiale sulle produzioni locali. L’episodio più eclatante è avvenuto a metà della scorsa settimana, quando - riferisce AdnKronos - un gruppo di agricoltori ha utilizzato il carico di un camion contenente 15 quintali di clementine per nutrire dei “maialetti”. Sarebbero stati respinti da un mercato all'ingrosso locale perché “era appena arrivato un carico di agrumi dalla Spagna, quasi sicuramente non prodotti in Europa, ad un prezzo notevolmente inferiore”. 



“Ecco qua le arance sarde, tutte sulla pianta o cadute per terra perché compriamo agrumi marocchini e tunisini”, dice un agricoltore, nella sua tenuta, in uno dei video visibili anche su Facebook. “Guardate che belle arance, ma le dobbiamo buttare, nessuno le compra. Meglio darle ai maiali", dice mentre raccoglie arance e le getta agli animali che scorrazzano tra le piante. "E non dimentichiamo che la Sardegna sta importando anche i suini, dalla Francia: che vergogna…”.



Giovedì nella Zona Industriale di Villacidro, centro di eccellenza per la produzione agrumicola sarda, due giovani si sono fermati davanti a una struttura della grande distribuzione e, come gesto di protesta contro le politiche commerciali della Gdo, hanno gettato in strada diverse cassette di arance e limoni.

Episodi sporadici o inizio di una protesta su larga scala, sulla scia di quella dei pastori? Nei prossimi giorni se ne saprà di più.

Copyright 2019 Italiafruit News