«Consumi, ogni mese paghiamo una settimana di vuoto»

La rete d'imprese Verdagri: la ridotta capacità di spesa impatta sugli ordini di verdure

«Consumi, ogni mese paghiamo una settimana di vuoto»
"In Italia, così come a livello europeo, stiamo vivendo una fase di grande flessione dei consumi di verdure rispetto ad alcuni anni fa. Una quota sempre maggiore di famiglie fatica ad arrivare a fine mese. Le possibilità economiche sono limitate per almeno una settimana al mese, la settimana di vuoto in cui noi operatori registriamo stabilmente un calo degli ordini". A dirlo ad Italiafruit News è Febbronio Bonaccorsi, direttore commerciale della Verdagri di Carlentini, in provincia di Siracusa. Una rete d'imprese formata prevalentemente da giovani imprenditori che condividono la volontà di rilanciare l'ortofrutticoltura siciliana con una strategia basata sul rispetto della stagionalità, dell'ambiente e della salute pubblica. "L'alimentare fresco - evidenzia Bonaccorsi - purtroppo, è una delle merceologie più penalizzate dall'attuale necessità dei nuclei familiari di fare quadrare i conti a fine mese". 
 
Ciò nonostante, la Verdagri non si abbatte e guarda al futuro con una rinnovata fiducia. "La nostra rete d'imprese è formata soprattutto da giovani mossi da un fuoco positivo. Da parte mia, oltre a seguire l'attività di vendita, recito il ruolo di guida e dispenso a tutti consigli utili per dare maggiore serenità".
 
I membri del network (Op, aziende agricole, trasformatori, imprese di logistica, ecc.) operano nella zona orientale della Sicilia. “Adesso offriamo pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, carciofi e agrumi. Nei prossimi mesi, poi, distribuiremo anche meloni, pesche, patate novelle e uva da tavola”.



"La Verdagri è in piena evoluzione - aggiunge Matteo Bonaccorsi, 27enne amministratore delle rete - Non ci poniamo confini per il futuro: siamo aperti anche a possibili collaborazioni con aziende sane del Centro Italia. Stiamo lavorando, tra l’altro, a un marchio per identificare i nostri trasformati di pomodoro fresco, composti per il 97% da succo e per il 3% da sale e basilico".

"Perseguiamo la politica - prosegue il direttore Bonaccorsi - di relazionarci con la Gdo italiana ed europea per realizzare un nostro modello di filiera corta mirato al desiderio dei consumatori. Ci preme, in particolare, rispettare la stagionalità dei prodotti e siamo fortemente ecologisti, nel senso che sposiamo le fonti di energia green e abbiamo un assoluto rispetto per la qualità dell'ambiente e del suolo. Non a caso tutte le nostre aziende sono certificate per lo smaltimento delle acque sia bianche che nere".

L'amministratore Matteo Bonaccorsi  
 
L'attenzione si sta ora indirizzando al packaging per limitare la presenza della plastica tradizionale nelle vaschette per ortofrutta. "Stiamo valutando - conclude Matteo Bonaccorsi - due strade: optare per la plastica biodegradabile certificata, oppure passare direttamente ad altri tipi di materiali di confezionamento. Le immagini di oceani e mari pieni di plastica mi fanno rattristire: come operatori del settore, ma ancor prima come esseri umani, dobbiamo fare qualcosa per non partecipare alla rovina del mondo".

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