Mosca orientale, l’Unità di crisi è pronta

L’Italia attende il via libera dell’Ue per avviare il piano di controllo

Mosca orientale, l’Unità di crisi è pronta
Si è costituita in forma ufficiale venerdì scorso a Napoli, presso la sede della regione Campania, l’Unità di crisi per il controllo della Bactrocera dorsalis (mosca orientale della frutta) sul territorio italiano. Il nostro Paese, secondo quanto apprende Italiafruit News, si sta preparando a collocare da 1.400 a 1.600 trappole attrattive e a realizzare una fitta e rigida attività di monitoraggio che coinvolgerà anche le Op aderenti alle Unioni nazionali.

In linea di principio, gli addetti ai lavori italiani ritengono e confidano che il primo rinvenimento su scala europea di alcuni esemplari maschi in due frutteti campani, risalente a settembre 2018, sia un caso di passaggio e che, quindi, l’insetto non sia riuscito a riprodursi sul nostro territorio.

Ma lo sguardo degli operatori italiani è ora rivolto verso l’Unione Europea, che deve infatti valutare e approvare la proposta di piano d’azione. Solo una volta che sarà licenziata a livello comunitario potremo dare il via al programma speciale di monitoraggio che, presumibilmente, potrebbe partire verso metà marzo e durare almeno un anno.

La Bactrocera dorsalis è uno dei patogeni da quarantena più pericolosi per il mondo vegetale. Un vero e proprio “killer”, capace di riprodursi rapidamente, che attacca più di 400 specie ospiti tra cui drupacee, pomacee e colture orticole.

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