«Catasto frutticolo occasione da non sprecare»

Italia Ortofrutta al Mipaaft: sia flessibile, dinamico, estendibile alle ortive. Gli elementi clou

«Catasto frutticolo occasione da non sprecare»
Catasto frutticolo, Italia Ortofrutta “mette i puntini sulle i” e chiede di approntare uno strumento agile, completo, in grado di essere “esteso” alle ortive. Con una lettera inviata a fine febbraio al Mipaaft, l’Unione nazionale presieduta da Gennaro Velardo e diretta da Vincenzo Falconi (nella foto) sottolinea che “la messa a punto di questo strumento deve essere finalizzata a fornire una risposta all'esigenza del settore di disporre di uno strumento dinamico, aggiornato e coerente con la situazione di campo, in grado di fornire informazioni utili alla pianificazione ed all’orientamento della produzione nei diversi areali del Paese, in coerenza con gli obiettivi che la normativa comunitaria di settore pone in capo alle Organizzazioni di produttori”.

“Non possiamo non cogliere l’opportunità di mettere a punto uno strumento che in prima istanza ed in ossequio a quanto previsto dalla Legge 145/2018 sia sì finalizzato alle colture frutticole ma che allo stesso tempo si presti per essere esteso nei modi e con i tempi più opportuni anche alle colture ortive almeno le principali, per le quali una maggiore conoscenza del potenziale produttivo consentirebbe di ridurre i rischi di squilibri di offerta alla base delle ricorrenti crisi, ma anche di conoscere il potenziale serricolo”.



Uno strumento informativo che, per Italia Ortofrutta, deve consentire di "interagire ed essere complementare con il fascicolo aziendale del produttore, ove sarà necessario dettagliare il piano colturale ed inserire informazioni aggiuntive, in primo luogo l’indicazione della eventuale appartenenza o meno a Op riconosciute, al fine di avere un quadro preciso della produzione ortofrutticola aggregata e di quella esterna al sistema Ocm”.



La lettera è corredata da una scheda con le informazioni definite utili per la messa a punto del catasto e funzionali anche per una maggiore conoscenza della produzione: gli elementi da includere nella rilevazione delle colture frutticole indicati da Italia Ortofrutta sono specie, varietà, superficie dettagliata a livello particellare, adesione a Op, finanziamento o meno dell’impianto con fondi Ocm e relativi vincoli in essere. E ancora, presenza di strumenti di protezione attiva (antigrandine/antipioggia/antinsetto), anno di impianto, epoca di maturazione, forma di allevamento, piante per ettaro, sistemi di qualità della produzione (Dop, Igp, Bio, produzione integrata, sistemi privati di certificazione).

Per le colture orticole i riferimenti sono specie, superficie dettagliata a livello particellare, adesione a Op, finanziamento o meno dell’impianto con fondi Ocm e relativi vincoli in essere, coltivazione di serra o pieno campo, sistemi di qualità della produzione.

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