Mercato di Bari, il trasferimento va per le lunghe

Cavillo burocratico, l'apertura del Maab slitta ancora. Stop ai contanti contro gli abusivi

Mercato di Bari, il trasferimento va per le lunghe
Mercato di Bari, i tempi per il trasferimento si allungano: lo scorso settembre in occasione dell’incontro intitolato "Centri agroalimentari, ruolo e prospettive" che si era svolto alla Fiera del Levante, il vicesindaco Pierluigi Introna aveva annunciato che il nuovo Maab, ubicato nel quartiere Mungivacca, pronto dal 2009 e finora mai utilizzato, avrebbe aperto i battenti entro quattro mesi, a inizio 2019. Ma non sarà così: se ne riparlerà a fine anno, più probabilmente nel 2020, forse addirittura nel 2021: "Sono anni che lavoriamo sul progetto - ha spiegato ieri in una conferenza stampa indetta per presentare gli accessi automatizzati all’attuale sede del Moi l’assessore comunale allo Sviluppo economico Carla Palone - perché vogliamo dare dignità agli operatori mercatali. Si tratta del resto di una delle aziende più grandi della città, con 54 imprese, mille dipendenti, un indotto di 1.700 operatori”. 


Immagini del Maab

Già una decina gli imprenditori pronti a entrare nella struttura posizionata in un'area di 28 ettari a destinazione agroalimentare costata 20 milioni di euro, inaugurata dieci anni fa e mai entrata in funzione. Gestita da una società mista, il Maab appunto, che vede una quota rilevante della Camera di Commercio, tecnologicamente avanzata, dispone di 16 box da 550 metri quadrati dotati di celle frigo, montacarichi, banchine di carico-scarico e aree da adibire a servizi. Vi sono poi magazzini predisposti per poter lavorare a una temperatura di 14 gradi centigradi, garantendo la catena del fresco. "Stiamo acquisendo le aree di viabilità, abbiamo ultimato gli espropri, ora servirà effettuare i lavori per l'illuminazione e la segnaletica” ha spiegato ieri Palone. “Entro la prossima settimana organizzeremo un incontro operativo: l'auspicio è di tagliare il nastro entro quest'anno. Ci sono però problemi di natura burocratica". 

Di cosa si tratta lo spiega a Italiafruit News Pino Lucatorto, referente degli operatori del Mercato di Bari e rappresentante di Fedagromercati nel capoluogo pugliese. “Attendiamo da mesi l’acquisizione della viabilità a patrimonio del Comune: tutto qui, un semplice atto dirigenziale che ancora manca. Dal momento in cui ci sarà il via libera, serviranno almeno 4-5 mesi per entrare nella struttura e altro tempo per i lavori di adeguamento. Con Fedagro stiamo spingendo per poter diventare operativi prima della fine di questo anno”. 



Dal primo aprile, intanto, gli accessi al Mercato su via Napoli e in zona San Francesco saranno effettuati con le carte. Tre i colori previsti: l'azzurro per personale e facchinaggio, con ingressi dalle 4 alle 19, la rossa per produttori e dipendenti, con accessi dalle 14.30 alle 19 e la gialla per acquirenti e dipendenti, i quali potranno accedere dalle 5. I costi: un euro per gli autocarri fino a 3.5 tonnellate, 1,50 per quelli con stazza superiore. Le ricariche potranno essere effettuate con versamenti sul conto corrente del mercato o direttamente attraverso i Pos abilitati nel Moi. Obiettivo: tracciare gli operatori e dare maggiore sicurezza a tutti nei confronti di abusivi e fenomeni delinquenziali. 

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