Fragole, l'invasione spagnola travolge le commodity

Pompei (Car di Roma): boom di offerta iberica e prezzi giù, ma il prodotto Top si salva

Fragole, l'invasione spagnola travolge le commodity
Fragole, l’invasione spagnola "zavorra" i prezzi del Made in Italy. Ma il prodotto di qualità si salva: lo spiega Riccardo Pompei, grossista al Car di Roma che racconta, dati alla mano, di una settimana - quella appena trascorsa - caratterizzata da una “forte presenza di frutti iberici dai prezzi risibili, anche sotto l’euro il chilo, che ha danneggiato la commercializzazione della fragola italiana”. 



Il segmento di alta gamma però, si è salvato: “Candonga non è mai scesa sotto i 3,50-4 euro il chilo dopo aver toccato al Centro agroalimentare di Roma, nelle settimane precedenti, quota 5 euro, soglia che gli anni scorsi veniva raggiunta solo nei Mercati del Nord”. 



L’ondata spagnola ha travolto dunque le “commodity” creando una forbice di prezzo molto larga con il prodotto Top. Sempre di più, insomma, la qualità sembra essere l’ancora di salvezza per chi opera nel settore. Le rilevazioni della "Borsa della Spesa" di Unioncamere, Italmercati e Bmti di venerdì evidenziavano l’ampia disponibilità di fragole italiane di buona qualità.

“Per quanto riguarda gli altri articoli - conclude Pompei - al Car stanno performando piuttosto bene le primizie a partire dagli asparagi di provenienza laziale, napoletana e pugliese, quotati tra i 4 e i 6 euro il chilo. Tra i carciofi spicca invece la nuova varietà Ares di origine laziale, posizionata sopra l’euro il chilo, mentre sono bassi i listini di Romanesco, Apollo e Life provenienti dalla Sardegna, ormai a fine campagna”.

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