Crisi agrumicola, mozione in Calabria

Crisi agrumicola, mozione in Calabria
I consiglieri regionali della Calabria, Domenico Battaglia e Mauro D’Acri, hanno proposto una mozione al consiglio regionale per la sua prossima seduta in favore dell’adozione del nuovo Piano pluriennale agrumicolo e per l’attuazione del Fondo nazionale del settore.

"La coltivazione delle clementine – scrivono Battaglia e D’Acri – ha trovato nel territorio calabrese il suo habitat naturale, fino a costituire un comparto produttivo di eccellenza per l’economia regionale. Quella che sta per chiudersi, purtroppo – sostengono – è una delle campagne agricole più drammatiche per i piccoli agrumi italiani, in particolare in Calabria, regione in cui si evidenziano dati preoccupanti, con il 30/40% di clementine prodotte rimaste sull’albero e non raccolte. Concorrono al dato negativo il clima anomalo, sofferenze fitosanitarie e le speculazioni al ribasso dei mercati nazionali, invasi da un grosso quantitativo di prodotto estero".

"Lo scorso 21 febbraio – ricordano Battaglia e D’Acri – la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ha sancito l’intesa sullo schema di decreto del ministro delle Politiche agricole, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, fissando i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo nazionale agrumicolo, pari a dieci milioni di euro (sei milioni per quest’anno e quattro per il 2020), frutto della concertazione con le parti produttive. Tale provvedimento consentirà non soltanto i contributi a sostegno del ricambio varietale delle aziende agrumicole danneggiate dal virus Tristeza e dal 'mal secco', ma anche fondi per la conoscenza, salvaguardia e sviluppo dei prodotti agrumicoli Dop/Igp, quindi, anche il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozionale rivolte ai consumatori a sostegno della competitività del settore agrumicolo, purché, propedeuticamente si dia corso al Piano agrumicolo di settore pluriennale per attuare una puntuale programmazione degli interventi di medio e lungo periodo ai fini della ristrutturazione del comparto. Da qui – concludono Battaglia e D’Acri – la necessità che il presidente e la giunta regionale intervengano presso il governo nazionale e il ministro delle Politiche agricole affinché si approvi il decreto di attuazione del Fondo nazionale agrumicolo e il nuovo Piano pluriennale del settore recuperando le misure di trasformazione e di riqualificazione della tipologia produttiva".