«Prezzi e vendite al palo: kiwi, stagione no»

Gualtiero Rivoira: mercati affollati, la Nuova Zelanda fa scuola

«Prezzi e vendite al palo: kiwi, stagione no»
Le premesse erano positive, ma la campagna commerciale si sta rivelando nettamente peggiore delle aspettative. E nelle ultime settimane è peggiorata. Per il kiwi il bilancio ha il colore delle ultime varietà lanciate sul mercato: rosso. “Il confronto con la stagione 217/18 è impietoso, a fronte di volumi solo leggermente superiori i prezzi sono molto più bassi, in fase discendente, e le vendite tutt’altro che brillanti”, spiega Gualtiero Rivoira, amministratore delegato della piemontese Kiwi Uno Spa. 

Le cause? “Molteplici e non tutte facili da individuare”, risponde l’imprenditore. “Sicuramente la concorrenza, a partire da quella greca, agguerritissima: il prodotto ellenico è ancora molto presente in tutta Europa. Ma in realtà la disponibilità complessiva dei frutti non è esagerata, la varietà a polpa Gialla ad esempio sono al lumicino. Eppure c’è poca domanda. Del resto ormai ci sono tutti i tipi di frutta 12 mesi l’anno, nei supermarket si trova di tutto - fragole, mele e gli stessi kiwi, solo per citare alcuni prodotti - senza soluzioni di continuità”. 


Gualtiero Rivoira in una foto di archivio. Sopra, lo stabilimento di Kiwi Uno

Rivoira Kiwi Uno, che gestisce circa 400 ettari non solo in Piemonte, esporta oltre il 50% del commercializzato, prevalentemente in Medio Oriente, Australia, Brasile, India, qualcosa anche in Cina. “Ma è un mercato difficile, i neozelandesi vanno forte e lasciano poco spazio agli altri”, annota Gualtiero Rivoira. “Una delle buona notizie di questa stagione è che dopo cinque-sei anni di stallo abbiamo ripreso a lavorare con l’India. In generale, però, il settore è diventato più complesso, i rivali, dall'Iran alla Grecia alla Nuova Zelanda, sempre più attrezzati, mentre il Made in Italy soffre a causa di vari problemi strutturali, a partire dalla mancanza di aggregazione. E’ su questo fronte che bisognerebbe lavorare sodo. Perché tutti arrivano dappertutto…”.



E poi, a monte della filiera, ci sono le conseguenze di insetti alieni e l’effetto Psa: “E’ stato ed è un duro colpo al settore. Dove abbiamo problemi espiantiamo, in altre parti investiamo, ma sono più gli actinidia tolti di quelli messi...”. Gualtiero Rivoira, infine, preferisce non commentare il Kiwigate recentemente balzato all’onore delle cronache, limitandosi a dire di non essere sorpreso di quanto avvenuto.

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