Sanzione Inps a Francescon, l'Op si oppone

Il presidente: «Non ci sto, rispetto dei lavoratori nostra prerogativa»

Sanzione Inps a Francescon, l'Op si oppone
Un verbale dell'Ispettorato del lavoro di Mantova contesta all'Op Società Agricola Francescon, realtà di riferimento nella produzione di meloni, una presunta evasione contributiva di oltre 2 milioni di euro a cui si sono aggiunte sanzioni per 1,8 milioni. Lo ha scritto venerdì scorso il dorso lombardo del Corriere della Sera. Alla società, che ha annunciato di aver fatto ricorso per ottenere l'annullamento del verbale, viene contestato di aver pagato gli straordinari dei propri dipendenti sotto forma di indennità di trasferta e di rimborsi chilometrici, che non sono soggetti a contribuzione previdenziale e imposizione  fiscale stante la natura di indennizzo  e, appunto, rimborso.

Sulla stampa la questione è stata strumentalizzata, tirando in ballo il rispetto dell'etica e l'iscrizione dell'Op alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità istituita presso l'Inps, dove sono registrate poche aziende agricole a livello nazionale che, in presenza di rigorosi criteri già accertati dalle autorità, si distinguono per il rispetto delle norme in materia anche di lavoro e legislazione sociale. La vicenda, però, è di tutt’altra natura ed infatti all'Op Francescon non è contestato il lavoro nero o la violazione dei contratti di lavoro, avendo rilevato la piena regolarità dei contratti stipulati con i dipendenti.

La società spiega che l'erogazione dei rimborsi chilometrici ai dipendenti, “in ragione delle specificità anche logistiche dei servizi resi, è un'annosa questione che riguarda le grandi aziende del settore agricolo e della logistica”. Le varie fasi della produzione agricola e della raccolta, per esempio, prevedono per i dipendenti spostamenti su un vasto numero di appezzamenti, distanti anche decine di chilometri l'uno dall'altro. Nella stagione dei raccolti detti spostamenti sono frequenti ed anche ripetuti nel giorno, dovendo garantire  che le operazioni siano completate prima che il prodotto deperisca o che sia danneggiato da imprevedibili eventi metereologici; peraltro ciò avviene anche nelle fasi di preparazione e semina. Pertanto, sottolinea l'Op Francescon, l’indennità di trasferta ed i rimborsi vanno a coprire anche i disagi determinati da tali spostamenti nonché le spese legate a questi tragitti, il tutto in conformità delle norme di legge e di contratto collettivo applicato.

Francescon meloni

L'azienda, come detto, si è mossa per far valere le proprie posizioni, con la ferma convinzione di “aver operato - anche nello specifico della contestazione mossa - nel pieno rispetto delle leggi. Si segnala peraltro che dalla metà del 2018 l’Inps ha avviato analoghe verifiche su diverse province lombarde, nell’ambito del settore agricolo. Tali iniziative sembrano voler indicare una presa di posizione dell’Ente previdenziale sulla legittima applicazione delle diarie per trasferte da parte delle aziende agricole, stante le peculiarità delle attività e organizzazione del lavoro”.

“Sono molto rammaricato di quanto accaduto e del rilievo assolutamente ingiustificato che ha avuto la vicenda – spiega Bruno Francescon, presidente dell'Op, a Italiafruit News – Il rispetto dell'etica, prerogativa dell'azienda, nella fattispecie non è in discussione: da sempre siamo impegnati a costruire un rapporto solido e duraturo con i nostri dipendenti, approntato alla massima attenzione delle loro esigenze e alla qualità del lavoro. Per questo sono deluso e incredulo di fronte a come la notizia è stata riportata dalla stampa locale: la qualità, il rispetto e la fiducia dei lavoratori è il primo attestato di serietà e di professionalità - conclude l'imprenditore - e per la nostra Op è motivo di orgoglio. Attendo fiducioso gli sviluppi concreti della vicenda ma sono molto deluso della strumentalizzazione che ne è stata fatta”.

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