Danni da cracking, pratica incagliata al Ministero

La Sicilia fa pressing: Consorzi di Canicattì e Mazzarrone convocano un'assemblea congiunta

Danni da cracking, pratica incagliata al Ministero
Pressing crescente per ottenere l'approvazione da parte del Ministero dell'Agricoltura della calamità naturale per il cracking sull'uva da tavola, fenomeno che ha colpito la produzione siciliana nel 2018 causando ingenti danni. Sabato prossimo i Consorzi di tutela dell'uva da tavola Igp di Mazzarrone e di Canicattì hanno convocato un'assemblea straordinaria congiunta al Centro culturale San Domenico di Canicattì (Agrigento) per sollecitare il Ministero e richiedere l'utilizzo del Fondo di solidarietà in deroga.


Salvatore Lodico

Una richiesta, ricordano i presidenti Salvatore Lodico (Canicattì) e Gianni Raniolo (Mazzarrone), che è stata trasmessa a Roma dall'assessorato regionale all'agricoltura a fine novembre. Una richiesta che è quindi ferma al Ministero da circa cinque mesi.


Gianni Raniolo

"Si precisa che l'evento che ha compromesso la scorsa annata - scrivono Lodico e Raniolo - non è tra le calamità assicurabili e quindi è da considerarsi un evento straordinario, dove il Ministero può in deroga utilizzare il fondo di solidarietà per sostenere i produttori".

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