La fragola veronese pensa positivo

Apo Scaligera: offerta in calo, buone prospettive in Italia e Oltralpe fino a metà maggio

La fragola veronese pensa positivo
In una stagione decisamente difficile per la fragola, c’è spazio per un cauto ottimismo: nel Veronese, dove il raccolto è arrivato a un terzo circa del totale, si guarda con fiducia ai prossimi giorni e all’accoglienza dei principali mercati esteri di riferimento, che non dovrebbero registrare eccessi di offerta. “Abbiamo iniziato a raccogliere volumi significativi di prodotto attorno al 10 aprile, con una settimana circa di anticipo sulla media”, racconta Gianluca Bellini, direttore commerciale di Apo Scaligera. “La qualità è molto buona grazie alle temperature ideali, mai al di sopra dei 20 gradi, e all’umidità che consente di esprimere ai frutti il massimo delle potenzialità. Dopo un inizio complicato per la pressione della Spagna e del sud Italia, dove le condizioni meteo sono state altrettanto favorevoli, di qui a metà mese le cose, dal punto di vista commerciale, miglioreranno: la produzione meridionale si va via riducendo, quella iberica sta uscendo dai giochi e nel contempo i raccolti tedeschi sono deficitari e non esprimeranno volumi importanti se non dal 10-15 maggio. In Germania, Svizzera e Austria, Paesi che valgono l’80% del nostro export ha fatto freddo, c’è poco prodotto e quindi attendiamo una buona richiesta". 



"La situazione, sempre per effetto del calo della pressione del Sud Italia - aggiunge Bellini - dovrebbe migliorare anche sul mercato nazionale, che vale il 60% del nostro business". Il potenziale produttivo di Apo Scaligera è in linea con quello del 2018, attorno alle 5mila tonnellate, per lo più concentrate tra aprile e la prima decade di giugno; poi, nel Veronese, si torna a raccogliere fragole in piena estate e in autunno. 



Garda e Apo 1 sono diventate le nostre punte di diamante - aggiunge Bellini - due cultivar affidabili ottenute nei nostri campi sperimentale nell’ambito del progetto di miglioramento varietale portato avanti con istituti di ricerca ministeriali”. Negli ultimi anni l’importanza del mercato interno per Apo Scaligera è progredita superando abbondantemente la metà del fatturato. “Il peso specifico dell’Italia è ancora in ascesa, i nostri referenti sono quasi esclusivamente catene della distribuzione organizzata”, conclude il direttore commerciale dell’organizzazione veronese.

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