«L'innovazione non basta più, bisogna comunicare»

A Rimini va in scena Spettacoli alla Frutta, la parola ai partner

«L'innovazione non basta più, bisogna comunicare»

Quindici storie di passione, di sostenibilità, di amore per la natura e per i suoi frutti migliori. Tredici aziende leader del settore ortofrutticolo italiano con i loro brand, sinonimi di eccellenza, di distintività, di legame con il territorio, di vocazione allo storytelling. Quarantacinque performance teatrali in anteprima nazionale e altrettante repliche, per un totale di 90 spettacoli in scena in tre giorni. Un copione mai scritto prima e una regia inedita, quella di Bestack, Consorzio di ricerca che riunisce i produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta. Sono questi i numeri della finale di Spettacoli alla Frutta, il primo contest nazionale di corti teatrali sull’ortofrutta che si svolge in una cornice esclusiva, a Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta in programma nei padiglioni di Rimini fino al 10 maggio 2019.

"Per organizzare un format del genere ci vuole molto coraggio" ha detto Claudio Dall'Agata, direttore di Bestack nel corso della presentazione della fase finale, tenutasi ieri a Macfrut. "Siamo convinti che l'unione tra coraggio e passione possa portare il nostro settore, storicamente autoreferenziale, a ragionare su nuove logiche comunicative per raggiungere nuovi target di consumatori - ha aggiunto - Confido che una volta finito Macfrut, Spettacoli alla Frutta possa ambire anche palcoscenici più consumer. Se fino a oggi Bestack si è sempre occupata di ricerca in tema di sostenibilità e di miglioramento della shelf life, da domani si occuperà anche di strategie di comunicazione".

All'incontro hanno partecipato alcuni delegati delle aziende supporter. "Valfrutta ha il coraggio di affrontare le difficoltà di mercato - ha detto Davide Drei - e non potevano non essere coraggiosi anche in questo caso". Per Michele Laporta dell'Op Agritalia (brand Viviana), Spettacoli alla frutta rappresenta un indedito esempio di aggregazione. "Oggi l'innovazione non basta più per competere - ha detto - Tutte le aziende dovono puntare sulla comunicazione per incentivare i consumi".


"Nel nostro settore è arrivato il momento di fare qualcosa di veramente nuovo", ha sottolineato Moreno Armuzzi di Jingold. E Spettacoli alla Frutta, come ha spiegato Claudia Iannarella di Nunhems (Perla Nera, Mundial, Violì), "è il modo migliore per creare valore in un comparto che ne ha grande bisogno".

L'ortofrutta, secondo
Stefano Giorgetti di Apofruit (Solarelli), è una categoria che andrebbe svecchiata: "Spettacoli alla frutta va proprio in questa direzione. Essere qui insieme, poi, ci dà forza e credibilità. Riguardo alla comunicazione, a mio avviso, dovremmo evidenziare maggiormente i contenuti di piacere ed edonismo che sono strettamente legati al consumo di frutta e verdura".

Elena Secchi di Syngenta (pomodoro iLcamone) ha rimarcato invece l'importanza di "arrivare al consumatore facendo cultura del cibo. Attraverso il teatro, i nostri prodotti diventano vivi". Dichiarazioni che hanno trovato il pieno consenso di Davide Veglia di Ortofruit Italia. "Con l'estro e la fantasia, che caratterizzano questo progetto, possiamo parlare anche ai più giovani, i consumatori del futuro", ha concluso Elisa Zani di Granfrutta Zani (Metis).


Claudio Dall'Agata, a destra, con Alberto Ricci, direttore artistico di Spettacoli alla Frutta

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