Mele sempre più importanti per Gullino

«Stagione al di sotto delle aspettative per le produzioni invernali, serve aggregazione»

Mele sempre più importanti per Gullino
“Una campagna tutt’altro che memorabile, sicuramente inferiore alle aspettative in termini di prezzi, tanto che tra gli operatori c'è un certo malumore: è in momenti come questi che il settore deve riflettere e mettere a punto le strategie per il futuro, puntando sull’aggregazione”. Giovanni Gullino (foto sopra), direttore generale dell'omonimo gruppo piemontese, inquadra così la stagione di mele e kiwi, prodotti di punta dell’azienda. “Il Made in Italy - spiega - ha sicuramente grandi punti di forza ed esprime produzioni uniche, ma le criticità non mancano. Bisogna, ad esempio, migliorare la modalità di consegna di alcuni articoli perché i magazzini devono sostenere costi molto elevati per prodotti che spesso hanno una difficile collocazione commerciale. Serve aggregarsi e questo può essere fatto in due modi: con realtà complementari che dispongono di altri articoli e consentono di ampliare la gamma, e con realtà affini che trattano lo stesso prodotto. Tanti lo stanno già facendo e tuttavia è opportuno intensificare il processo: il trend generale nel settore è ancora abbastanza positivo, non attendiamo che il potere contrattuale diminuisca”.





Per quanto riguarda la compagine societaria, che esporta il 70% della produzione complessiva, si assiste a una progressiva crescita d’importanza della mela rossa, al centro di un progetto specifico pensato da Gullino per valorizzare il biologico. Obiettivo: collocare le mele del Piemonte al livello delle migliori produzioni mondiali. Mela Qui coinvolge produttori della fascia pedemontana tra i 400 e i 600 metri di altitudine, da Pinerolo a Cuneo, comprendendo il Saluzzese, il Cuneese e in parte il Torinese: produttori selezionati per la qualità del prodotto e per la sensibilità alle tematiche ambientali e alla salute dei consumatori.


“Un progetto che nasce dalla vocazione del nostro territorio alla mela rossa - puntualizza Giovanni Gullino - e che si è ben sviluppato tanto che oggi i due articoli, mele e kiwi, hanno praticamente la stessa importanza in termini di volumi. Crediamo nell’Igp e nella valorizzazione della materia prima di qualità”. Infine una battuta su Macfrut, cornice nella quale Italiafruit News ha intervistato Gullino: "Una fiera collocata in una fascia temporale ideale, tra la fine della campagna invernale e l'inizio di quella estiva, anche se forse quest'anno si è visto qualche operatore estero in meno rispetto al passato".

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