Nuove varietà per l'anguria Camilla

L'Op Don Camillo sceglie Vilmorin per le mini e midi senza semi

Nuove varietà per l'anguria Camilla
Vilmorin si apre ufficialmente al mercato delle angurie mini e midi senza semi e lo fa con un partner importante come l'Op Don Camillo di Brescello (Reggio Emilia). Dopo i test condotti lo scorso anno, l'offerta varietale della ditta sementiera ha convinto l'azienda emiliana che, per questa campagna, inserirà Ocelot F1 e Cheetah F1 per le angurie commercializzate con il brand Camilla, la linea seedless lanciata nel 2018. Si tratta di angurie di colore verde chiaro, proposte in cinque differenti calibri, da 1,5 fino a 8 chilogrammi.


Ocelot F1

"Sul mercato si riduce la richiesta di pezzature tradizionali, mentre registriamo un interesse crescente per le seedless - spiega a Italiafruit News Pierpaolo Zuena, responsabile sviluppo Italia di Vilmorin - Siamo già molto presenti nel mercato delle angurie tradizionali, ma ora possiamo offrire una gamma ancora più completa con l’inserimento delle tipologie Crimson e Tiger senza semi. Le varietà senza semi provengono dall’importante attività di ricerca di Hazera, leader mondiale in questo segmento. Ampliamo così la nostra gamma angurie offrendo al mercato varietà, senza semi, di diversa pezzatura e tipologia (Tiger e Crimson), dall’elevata qualità e dall’ottima shelf life, che ben si adattano alle diverse aree di coltivazione Italiane. Lo abbiamo provato lo scorso anno, impostando una serie di test presso i più importanti interlocutori italiani nei vari areali di produzione. Siamo partiti dalla Sicilia per arrivare al Nord e, dopo aver confermato le caratteristiche di queste varietà anche in Italia, abbiamo creato la nostra prima gamma per queste tipologie di angurie. Ci distinguiamo per avere varietà flessibili, complementari tra loro per pezzatura, ma tutte con una eccellente qualità interna".


Cheetah F1

E Don Camillo, dopo i risultati positivi, ha scelto due varietà proposte da Vilmorin per un 20-30% della futura produzione di Camilla, sviluppata su circa 200 ettari complessivi e con un calendario produttivo che va da fine maggio a metà settembre. "Oltre il 90% delle angurie Camilla non è innestato su zucca - illustra il presidente Ettore Cagna - Questo riduce la produzione, ne siamo consapevoli, ma aumenta la qualità del prodotto. Infatti non superiamo i 650 quintali per ettaro. Le varietà Vilmorin si contraddistinguono per una un elevato gusto e soprattutto per la costanza delle caratteristiche. Per noi è fondamentale poter garantire ai clienti una qualità costante e un prodotto che, a livello estetico, sia sempre uguale, dal colore verde smeraldo alle striature. L'anguria Camilla la proponiamo con diverse pezzature, quella tra 2,5 e 5 chili va per la maggiore, ma possiamo arrivare sino a 8 chili, perché con questo calibro diamo la possibilità ai supermercati che lo chiedono di vendere il prodotto tagliato a fette, un valore aggiunto importante. A proposito di valore aggiunto - conclude Cagna - cerchiamo di differenziare la nostra proposta 'vestendo' le angurie Camilla, abbiamo studiato packaging ed espositori ad hoc per valorizzare il prodotto e renderlo riconoscibile".

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