Per l'ortofrutta gli italiani spendono di più

Tutti i dati dell'ultimo report Ismea. Le crescite maggiori si registrano per patate e ortaggi

Per l'ortofrutta gli italiani spendono di più
Gli italiani nel primo trimestre del 2019 hanno aumentato gli acquisti di ortofrutta sia fresca che trasformata. Ad attestarlo è l'ultimo studio Ismea sui consumi alimentari delle famiglie. La ricerca, pubblicata ieri (clicca qui per scaricare la versione integrale), segnala infatti una crescita della spesa pari al 13,7% per le patate e al 4,6% per il comparto degli ortaggi, rispetto al primo trimestre dell'anno scorso. Le verdure fresche segnano il +7,3%, mentre quelle di IV gamma il +6,6%. La frutta fresca registra invece solo un incremento lieve: +0,7%. Restano stabili gli acquisti di agrumi, cresce del 2,5% la frutta con guscio. Nel complesso, il comparto della frutta chiude il trimestre col +0,4%.

"Tra i generi alimentari - si legge nel report Ismea - è il comparto degli ortaggi a far registrare la maggiore crescita della spesa. Con dinamiche differenti: per gli ortaggi freschi diminuiscono del 6% i volumi totali acquistati, ma per effetto del maggiore prezzo unitario la spesa risulta in crescita del 7,3%. Casi paradigmatici in questo senso sono quello delle patate, con crescita della spesa del 13% e contrazione dei volumi del 4%, e degli ortaggi di IV gamma per i quali crescono di pari passo spesa e volume (+6,6%)".

"Per gli ortaggi trasformati - prosegue la nota - la spesa cresce rispetto all’analogo trimestre dello scorso anno dello 0,8%, ma in questo caso sono anche i volumi a mostrare un’espansione. Per effetto sostituzione dei freschi aumentano infatti le quantità acquistate per tutti gli ortaggi surgelati (+3%), a fronte di una spesa superiore dello 0,8%. Crescono gli acquisti per i prodotti a base di pomodoro; +1% i volumi a fronte di una spesa in leggera flessione: -0,7%".



Nel reparto della frutta si evidenziano andamenti contrapposti per arance e mele. Per le prime aumenta la spesa del 4,5% ma si contraggono i volumi del 5,3%, mentre per le seconde a fronte di volumi in crescita del 15% si rileva un calo della spesa del 6,7%, ascrivibile al minor valore unitario della merce. "L’aumento delle temperature, registrato in particolar modo dal mese di gennaio, ha determinato una netta diminuzione della domanda di mele con conseguente riduzione dei prezzi per quanto riguarda soprattutto i frutti di medie e grandi dimensioni", sottolinea l'Ismea.

Ancora una volta in crescita sia in volume che spesa i segmenti premium: frutta bio (+3% volumi e spesa), frutta secca in guscio (+2,5 spesa e +3% volumi) e frutti di bosco (+13% spesa e +12% volumi). In flessione la spesa per succhi e conserve di frutta.




In generale, i dati sui consumi delle famiglie del Panel Ismea Nielsen evidenziano un incremento complessivo della spesa alimentare del +0,8% rispetto all’analogo trimestre 2018. A trainare questo trend sono stati i prodotti a largo consumo confezionati (+1,9%) mentre per i prodotti sfusi (il 32,1% del valore del carrello) la spesa si è ulteriormente contratta dell'1,7%. 

"Salubrità, sostenibilità e conoscenza del cibo che mangiamo continuano a essere i driver di acquisto anche nel 2019 - commenta l'Ismea - Si conferma nel primo trimestre 2019 la spinta dei prodotti biologici e funzionali: il fatturato del bio cresce del 3% nella Gdo e del 21% nei discount, rispetto al primo trimestre 2018. All’interno di ciascun comparto appare sempre più evidente la polarizzazione degli acquisti verso l’alto o verso il basso, mentre si indebolisce la fascia centrale. Per una fetta rilevante di popolazione resta determinante nella scelta il fattore prezzo: la spesa nel discount aumenta del 4% rispetto al primo trimestre 2018, e le vendite in promozione presso questo canale crescono del 11%; il 25% dei fatturati della Distribuzione moderna proviene da prodotti in promozione, al contempo però si ritrovano incrementi delle vendite per prodotti premium - conclude lo studio - Scelte che nell’immaginario attuale sono ritenute più aderenti ai concetti di salute, etica, ambiente e prodotti facili e veloci da preparare".



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