Gioco di squadra per rilanciare le pesche

Campagna di comunicazione in 5mila Pdv, al lancio assente il Mipaaft

Gioco di squadra per rilanciare le pesche
Un’azione congiunta di filiera per rilanciare pesche e nettarine: da questa settimana fino al 31 agostoin circa cinquemila punti vendita del territorio nazionale, saranno esposti poster informativi con indicazioni sulle tipologie fedeli a un capitolato condiviso in sede interprofessionale per assicurare la bontà di alcuni parametri qualitativi dei frutti, dal colore alla dolcezza. Una comunicazione istituzionale collettiva promossa dall’Oi Ortofrutta Italia che coinvolge produttori e alcune delle principali catene della moderna distribuzione ma anche negozi specializzati e di prossimità, in sinergia con i grossisti dei Centri agroalimentari. 

Il tutto con un duplice obiettivo - perseguire il miglioramento qualitativo generalizzato del comparto e valorizzare il Made in Italy tra i consumatori - su cui vari rappresentanti del settore si sono soffermati ieri a Roma, nella sede del Mipaaft, dove però, malgrado l'ospitalità e il patrocinio, non si è vista la sottosegretaria Alessandra Pesce, attesa fina all’ultimo: “Un’occasione persa”, commenta con una punta di rammarico Nazario Battelli, presidente dell’Oi, ricordando anche il recente Sos caduto nel vuoto di Italia Ortofrutta e Unaproa che chiedevano sostegno per il comparto.  



Ma il prodotto è buono, l’iniziativa valida e ci sono le premesse per migliorare la situazione: “Pesche e nettarine sono il comparto più sensibile della frutta estiva - ha dichiarato Battelli nel corso della conferenza stampa - spesso soggetto a devastanti crisi di mercato e sottoposto alla concorrenza diretta dei Paesi mediterranei. Con questa campagna abbiamo voluto cogliere la volontà delle rappresentanze dell’intera filiera del comparto peschicolo di dare un segnale importante ai consumatori italiani”.

                   

“La previsione produttiva per pesche, nettarine e percoche in Italia si aggira quest’anno attorno a 1.296.000 tonnellate, il 13% in più rispetto al 2018”, ha ricordato Gabriele Ferri, coordinatore del Comitato di Prodotto di Ortofrutta Italia per le pesche. "Le condizioni climatiche avverse del mese di maggio hanno inciso fortemente sugli standard produttivi e la campagna commerciale risulta complessa e difficoltosa: ecco allora che solo lo sforzo unito dell’intera filiera può affrontarla. L’obiettivo di questa campagna è quindi quello di far conoscere di più e meglio, rendendole attraente agli occhi dei consumatori, vere eccellenze come le nostre pesche e nettarine”. 

“Il racconto del gusto delle diverse varietà e di tutta la filiera produttiva - per Ferri - diventa fondamentale per fare comprendere il valore umano, ma anche economico, che sta dietro alla produzione. Il ruolo del consumatore è quindi fondamentale in questo momento, perché con la sua scelta di acquisto può incidere davvero su una produzione che sta soffrendo terribilmente, al punto di mettere in dubbio il proseguo della coltivazione stessa in Italia”.

Piero Cardile, vicepresidente vicario di Ortofrutta Italia ha confermato il sostegno della Gdo: “Migliaia di esercizi commerciali anche quest’anno mettono a disposizione i propri punti vendita per informare e comunicare la qualità, la territorialità e la stagionalità delle pesche e nettarine: l’auspicio è che questa iniziativa possa aiutare, soprattutto in una fase come quella attuale, ad aumentare i consumi di frutta fresca”.



Della partita anche commercio all’ingrosso e dettaglio “segmento importanti del sistema distributivo dell’ortofrutta italiana”, ha sottolineato Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati. “Il coinvolgimento di questi due comparti attraverso le associazioni di riferimento Fedagro e Fida rappresenta un valore aggiunto per l’iniziativa”.

“Nel periodo di maggiore potenziale qualitativo delle pesche, e nel contesto di un progetto annuale di Ortofrutta Italia che coinvolge mese per mese una decina di prodotti – ha concluso Battelli - la Campagna di Ortofrutta Italia rappresenta in modo esemplare la possibilità di dare un messaggio di pubblica utilità al consumatore, stimolando il consumo di frutta e verdura di stagione sia per la valorizzazione economica della nostra filiera, ma soprattutto per la comprovata ricaduta benefica sulla salute dei cittadini che esso comporta”.

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