Dalla distribuzione
Conad-Auchan, ecco la road map
A ottobre i primi cambi d'insegna. Verso uno "choc commerciale"
Dopo il closing dell'affaire Conad-Auchan, prende forma la road-map dell'integrazione della rete di Auchan Retail Italia nel gruppo cooperativo, che durerà 36 mesi: tra fine ottobre e fine febbraio 2020 i primi 110 negozi a insegne Auchan-Sma dovrebbero entrare nel sistema Conad (i primi 40, i punti vendita più profittevoli, già ad ottobre). E' uno degli aspetti emersi durante il tavolo ministeriale di martedì, dove si sono confrontati azienda e sindacati (Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs), mentre domani è in programma un nuovo incontro.
L'azienda ha parlato della necessità di uno “choc commerciale” per recuperare sul fronte delle vendite che, secondo quanto riferito dalle parti sociali, sarebbero in ulteriore peggioramento a luglio e agosto. Ai sindacati sono state poi comunicate le prime iniziative in via di attuazione sul versante del contenimento dei costi.
"In particolare - spiega una nota della Uil - verranno avviate trattative con tutti i fornitori indiretti di Auchan allo scopo di ridurre il costo del venduto da essi gestito, pari a 450 milioni di euro, mentre a tutti i titolari di immobili con cui operano i punti vendita non di proprietà dell’azienda è stata inviata una missiva in cui si chiede di procedere alla rinegoziazione dei canoni di locazione, con l’obiettivo di passare dall’attuale incidenza media dei canoni di locazione sul fatturato del 5% al 2%, ritenuta la soglia di sostenibilità economica, come già dichiarato negli incontri al Mise".
L'azienda ha parlato della necessità di uno “choc commerciale” per recuperare sul fronte delle vendite che, secondo quanto riferito dalle parti sociali, sarebbero in ulteriore peggioramento a luglio e agosto. Ai sindacati sono state poi comunicate le prime iniziative in via di attuazione sul versante del contenimento dei costi.
"In particolare - spiega una nota della Uil - verranno avviate trattative con tutti i fornitori indiretti di Auchan allo scopo di ridurre il costo del venduto da essi gestito, pari a 450 milioni di euro, mentre a tutti i titolari di immobili con cui operano i punti vendita non di proprietà dell’azienda è stata inviata una missiva in cui si chiede di procedere alla rinegoziazione dei canoni di locazione, con l’obiettivo di passare dall’attuale incidenza media dei canoni di locazione sul fatturato del 5% al 2%, ritenuta la soglia di sostenibilità economica, come già dichiarato negli incontri al Mise".
Conad ha confermato la sua volontà di procedere a partire dai prossimi mesi alla ristrutturazione dei punti vendita che rimarranno in capo a Auchan-Bdc con l’obiettivo di ricostituire per il maggior numero possibile di essi quelle condizioni di sostenibilità economica che ne possano consentire in un momento successivo (2020-2022) il passaggio diretto a Conad.
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