Commissario all'Agricoltura, Unaproa: serve un italiano

Commissario all'Agricoltura, Unaproa: serve un italiano
Unaproa si associa al coro di voci di altri rappresentanti del mondo agricolo per richiedere alle nostre Istituzioni che venga avanzata la candidatura europea di un Commissario all'Agricoltura italiano. "È giunto il momento, dopo quasi 50 anni di assenza, che la responsabilità di questo settore primario venga assegnata al nostro Paese, che punta anche sull’agroalimentare per uscire da una crisi decennale e per favorire la crescita economica e l’occupazione". È quanto afferma Felice Poli, legale rappresentante di Unaproa, che vede nel settore agricolo italiano una grande risorsa per l’Italia.

L’agricoltura vale quasi la metà del bilancio Ue. L’Italia utilizza notevoli risorse comunitarie per qualificare le proprie produzioni, per rendere le aziende più competitive sui mercati internazionali e per mantenere quell’immagine già molto positiva di cui gode tutto l’agroalimentare “Made in Italy”. 

"Il comparto agricolo è come una cartina tornasole dello stato di salute della nostra economia - prosegue Felice Poli - Per questo rappresenta uno strumento concreto per superare il momento di crisi e di stagnazione che ancora incombe e per poter guardare oltre, verso un futuro migliore, nel quale il nostro Paese possa assumere un ruolo di primo piano a livello europeo per pianificare il rafforzamento e il rilancio del comparto. Questo obiettivo è raggiungibile, purché si possa contare su una persona che permetta all’Italia di esprimere tutto il proprio potenziale". 

Con la formazione di una maggioranza governativa italiana è lecito ipotizzare che si potrebbe creare una favorevole convergenza di interessi per una nomina che darebbe un contributo importante per i prossimi obiettivi europei in tema di agricoltura, a vantaggio dell’intera economia dell’Unione. Sicuramente non occorrerà indugiare sulla scelta che, ripercorrendo l’esperienza italiana degli ultimi anni, sembra decisamente facile ed estremamente qualificata.

Fonte: Ufficio stampa Unaproa