«Pere, triplicati i danni da maculatura bruna»

Mariani (Fondazione Navarra): le strategie di difesa vanno ripensate

«Pere, triplicati i danni da maculatura bruna»
L'Emilia-Romagna è sotto scacco della maculatura bruna del pero, nota malattia che rende i frutti non commercializzabili. Le varietà sensibili a questa patologia sono due: Abate Fétel e Conference; Kaiser e Decana sono parzialmente suscettibili, mentre William, Williams rosso, Santa Maria e Carmen risultano praticamente indenni.

"Negli ultimi mesi, la macultura bruna del pero si è presentata in maniera molto più virulenta del solito", conferma a Italiafruit News Michele Mariani, responsabile dell'area frutticola della Fondazione Navarra. "Nel Ferrarese, in particolare, la presenza di pere danneggiate dalla malattia è triplicata o quadruplicata rispetto alla media degli ultimi anni".

Una impennata, questa, che mette in evidenzia la scarsa efficacia della difesa chimica che hanno praticato i produttori. "La continua riduzione del parco dei prodotti chimici impiegabili, a partire dalla recente uscita di scena del Thiram, pone il settore nelle condizioni di dover ripensare le strategie di difesa, anche in funzione degli agrofarmaci rimasti".

I danni causati dalla maculatura bruna, purtroppo, vanno ad aggiungersi a quelli determinati dagli attacchi di cimici asiatiche e dalla cascola post allegagione. Su quest'ultima, in particolare, Mariani tiene a precisare: "Abate Fetel è la varietà che, più di ogni altra, ha subito la caduta precoce dei frutti. La primavera fredda non è sufficiente per spiegare questo fenomeno, che non è correlato alla maculatura bruna o ad altre malattie. Un altro motivo, secondo il mio punto di vista, potrebbe essere la scarsa presenza di impollinatori nei frutteti".

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