«L'anguria gialla ha spazi per crescere»

Botticelli: «Presentarla a fette potrebbe aumentare le vendite»

«L'anguria gialla ha spazi per crescere»
Una nicchia su cui scommettere. L'anguria gialla per la Cooperativa Botticelli di Sezze Scalo (Latina) è un prodotto interessante che, in prospettiva, potrebbe guadagnare spazio in Gdo, soprattutto se le catene decidessero di proporla a fette, in modo da giocare sull'effetto sorpresa del colore.

"L'anguria gialla è un prodotto di nicchia, ma ha caratteristiche interessanti - spiega a Italiafruit News Luciana Botticelli, presidente e responsabile commerciale dell'azienda che alle angurie dedica circa 150 ettari - Si contraddistingue, oltre che per il colore, per un sapore dolce. La vendiamo a diverse catene italiana, che però la preferiscono intera... Credo che mezza o tagliata a fette potrebbe ottenere risultati ancora migliori".

Parlando in generale della campagna angurie, Botticelli spiega che quest'anno "i prezzi sono stati più elevati, ma i volumi inferiori. In alcuni momenti è mancata merce. Un po' come per i meloni, che coltiviamo su una quarantina di ettari sia in serra che in campo aperto: nei momenti in cui il prodotto non c'era i prezzi sono schizzati fino a 3 euro il chilo, per poi crollare. Quindi possiamo dirci mediamente soddisfatti".



La cooperativa Botticelli ha poi investito 40 ettari sulla zucca. "C'è stata una campagna anticipata, ma è andata bene", conclude Luciana Botticelli, che ora si prepara alla campagna del kiwi. "I nostri impianti sono a Sezze, per il momento non ho riscontrato problemi: verso metà mese inizieremo la raccolta di Soreli, a fine mese poi le varietà verdi più precoci per poi procedere a novembre con Hayward. Le pezzature si presentano medio grandi e per ora non abbiamo riscontrato problemi".

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