IV Gamma, come migliorare la bilancia della qualità

Sapidità, aspetto e conservabilità al centro della strategia Biolchim

IV Gamma, come migliorare la bilancia della qualità
Nei primi sei mesi dell'anno i consumi di ortaggi di IV Gamma hanno fatto registrare un aumento del 4,4% a volume e del 3,2% a valore (dati Ismea Nielsen Consumer Panel). Uno dei poli produttivi più rilevanti a livello nazionale è la Piana del Sele, in provincia di Salerno, dove si contano circa 3.500 ettari di serre dedicate alla produzione di ortaggi per questo segmento trainante del settore ortofrutticolo.

La richiesta di qualità è sempre più alta e anche le strategie produttive devono adeguarsi. Biolchim, azienda specializzata nella produzione e nella commercializzazione di concimi speciali, ha sviluppato un approccio alla coltivazione degli ortaggi da IV gamma che fa leva proprio sugli aspetti che determinano la qualità del prodotto.

"Pensiamo a sapidità, aspetto, conservabilità e assenza di residui - spiega Andrea Magliano, tecnico promoter di Biolchim che opera nella provincia di Salerno - sono fattori che hanno un enorme peso sulla bilancia della qualità. Nuove soluzioni nutrizionali consentono di superare gli ostacoli e massimizzare i raccolti, dando ai produttori più opportunità per rispondere alle richieste della Grande distribuzione".



Il mercato della IV Gamma cresce e crescono anche le aspettative del consumatore in fatto di genuinità e freschezza dei prodotti pronti all'uso. "Gli ortaggi destinati all’industria della IV Gamma devono pertanto presentare un’elevata qualità sia intrinseca (gusto, consistenza, colorazione, ridotto contenuto di nitrati) che igienico-sanitaria (assenza di contaminanti chimici e microbiologici) - prosegue Magliano - Sotto questo particolare aspetto bisogna sottolineare come i disciplinari di produzione diventino sempre più restrittivi, rendendo ogni giorno più arduo il compito degli specialisti di questo comparto. A complicare le cose, infine, c’è la problematica legata al mantenimento della fertilità del terreno, che in più di un sito produttivo comincia a manifestare preoccupanti sintomi di stanchezza”.

Come mantenere produttivi anche terreni stanchi e destrutturati? La risposta di Biolchim per i produttori di IV gamma si chiama NOV@ GR.



"E' un biostimolante dello sviluppo radicale e della crescita vegetativa, di origine naturale - illustra il tecnico promoter dell'azienda - che permette di toccare i più alti livelli produttivi e qualitativi, nel pieno rispetto dei disciplinari di produzione. Il biostimolante è ottenuto grazie all’esclusivo processo industriale Humicron e combina le proprietà degli estratti vegetali, ricchi di acidi umici, acidi fulvici, aminoacidi e glicinbetaina (componente che aiuta la pianta a superare gli stress abiotici). Con la sua formulazione questo biostimolante in granuli favorisce la crescita e lo sviluppo della pianta, promuove l’assimilazione dei micronutrienti presenti nel terreno e migliora la struttura e la fertilità del suolo. Adottando NOV@ GR nelle strategie nutrizionali della IV gamma, gli agricoltori possono quindi ridurre la stanchezza dei terreni; favorire il perfetto sviluppo vegetativo e radicale; incrementare i raccolti, migliorando anche qualità e conservabilità".



Biolchim suggerisce, per le colture orticole, la modalità d’impiego tradizionale con una dose di 25-50 Kg/1000 mq da distribuire alla preparazione del terreno (in pre-semina/pre-trapianto). "Nel caso delle colture pluri-sfalcio quali la rucola, negli ultimi anni è stata messa a punto una modalità d’impiego innovativa che prevede la distribuzione (a spaglio o mediante spandiconcime) di NOV@ GR a dose ridotta (15-25 Kg/1000 m2) in copertura, subito dopo il taglio e prima dell’intervento di irrigazione mediante nebulizzazione - conclude Andrea Magliano - La disponibilità costante di NOV@ GR per la coltura, favorisce in questo modo un ricaccio rapido, uniforme, con ottimali caratteristiche qualitative in termini di consistenza, colorazione e ridotto contenuto di nitrati. La strategia va ovviamente messa a punto a secondo dell'impianto e il nostro Ufficio agronomico (clicca qui per il contatto) è a disposizione dei produttori".

Copyright 2019 Italiafruit News