«Bella fresca», la IV gamma siciliana green e a km zero

Dagli agrumi alle insalate in busta ai piedi dell'Etna: la sfida di Luciano Privitera

«Bella fresca», la IV gamma siciliana green e a km zero
Quarta gamma in Sicilia, perché no? All’inizio degli anni Duemila Luciano Privitera è stato fautore di una svolta importante in una delle aree più vocate per l’ortofrutta fresca e le arance di qualità: alle pendici dell’Etna, in un periodo in cui le colture tradizionali segnavano il passo, ha convertito la produzione agrumicola di famiglia puntando sui vegetali da imbustare. Oggi il marchio “Bella Fresca” della società Agricola Reitana - Agricor Srl identifica l’insalata siciliana a km zero ed è presente in qualificate realtà della distribuzione alimentare organizzata isolana e nel canale Horeca.



“La matrice agricola delle produzioni, lo scrupolo artigianale delle lavorazioni, il rispetto dell’ambiente e della biodiversità, l’uso parsimonioso delle risorse, l’entusiasmo nel lavoro - racconta Privitera - costituiscono da tempo un mix vincente per affermare in Sicilia un prodotto di IV gamma capace di scommettere con i massimi attori nazionali”. E aggiunge: “Abbiamo dovuto dapprima affrontare e superare lo scetticismo dei nostri stessi braccianti che non credevano alle potenzialità orticole di terreni da sempre destinati a coltivazioni arboree. Ci siamo, poi, voluti adeguare ad una orografia del territorio che vede nei terrazzamenti – anche piccoli- una peculiarità oggi divenuta patrimonio mondiale dell’umanità. Sapevamo di dover spendere comunque di più per produrre; così, abbiamo deciso di bandire l’uso di diserbanti e di adottare tecniche di impianto e coltivazione compatibili con l’ambiente e che garantissero il mantenimento della fertilità dei terreni, il gusto delle verdure cresciute nel tempo giusto, la salubrità dei prodotti stagionali ottenuti in regime di coltivazione molto vicina al biologico". 



Ultimo step, "la sostenibilità di una esperienza di valorizzazione del prodotto, forti del fatto che lo stabilimento di trasformazione è a pochi metri dalle superfici coltivate; qui le energie rinnovabili muovono tecnologie all'avanguardia, mentre i punti vendita serviti sono a pochi minuti o, al massimo, a qualche ora di distanza da esso”.



Un mix di fattori apprezzato, riferisce Privitera, dagli stakeholders: “I clienti più avveduti, ed oggi leader sul mercato siciliano, hanno da subito condiviso il nostro percorso e ci hanno molto aiutato a crescere. I nostri dipendenti e collaboratori hanno letteralmente sposato il progetto, facendolo quotidianamente loro. Ma i veri artefici del successo sono stati i consumatori, che hanno apprezzato l’origine autenticamente localistica del prodotto e la sua bontà”.


 
Lo slogan “Gusto, salubrità e sostenibilità dell’unica insalata siciliana a km zero”, lanciato a inizio anno, sintetizza la filosofia aziendale: “Da noi le energie più antiche muovono le macchine più moderne che confezionano i prodotti più innovativi. Le risorse sono utilizzate nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, in modo che la terra, come dice Papa Francesco, sia apprezzata come prestito dei nostri figli e non come lascito dei nostri padri”.

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