Arriva l'agrofarmaco biodegradabile Peptbio

Arriva l'agrofarmaco biodegradabile Peptbio
Da oggi l'uso di peptidi nella lotta contro i patogeni della vite, del frumento e del riso è possibile. I risultati della ricerca e delle prime prove di laboratorio sono interessanti e ora i tempi sono maturi per passare alla sperimentazione in campo.

Lo conferma lo studio dell’Università di Padova realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio, la Regione e Coldiretti Veneto presentato in occasione di Flormart, il salone internazionale del florovivaismo, durante un confronto tra esperti sulla difesa fitosanitaria ecosostenibile delle colture. 

Il progetto Peptbio propone l’impiego come agrofarmaci biodegradabili di peptidi ad attività antifungina. L’uso di questi composti organici, la cui degradazione produce amminoacidi non tossici, permette di superare l’inaffidabilità degli antagonisti microbici in campo. 

La ricerca ha un impatto fortemente innovativo perché fino ad oggi per arginare efficacemente i problemi causati da alcuni funghi fitopatogeni, era necessario ricorrere a pesticidi di sintesi.

Lo studio universitario, presentato dai ricercatori Marta De Zotti e Luca Sella insieme a Alessandra Quarantin e Rocco Caracciolo, ha permesso di identificare peptidi efficaci contro alcuni dei più importanti patogeni per le colture del territorio, in particolare Plasmopara viticola e Botrytis cinerea, importanti patogeni della vite, Fusarium graminearum, pericoloso patogeno del frumento che contamina la granella con micotossine nocive per l’uomo e gli animali, e Pyricularia oryzae, responsabile della malattia nota come brusone del riso. Sono stati selezionati 29 peptidi per le prove su orzo, riso, frumento, fagiolo, uva, cavolfiore e vite. Ora la sperimentazione continuerà anche con prove in campo e applicazioni dal vivo.

Spiega Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Veneto: «Il salto culturale degli operatori agricoli verso soluzioni attente all’ambiente è già in atto: sono 16mila gli ettari certificati a biologico e sono destinate ad aumentare le produzioni. Se la ricerca si schiera a fianco delle pratiche virtuose, l’alleanza con il consumatore si rafforza ulteriormente. Benessere e salute, tutela del paesaggio, conservazione del territorio sono l’obiettivo degli agricoltori che operano da sempre con le buone prassi agronomiche. Le scoperte come Peptbio sono a disposizione di tutti i produttori e interessano l’intera società». 

Il presidente di Coldiretti Padova Bressan ha ribadito la disponibilità di Coldiretti e delle aziende agricole a mettersi a disposizione della ricerca. 

Fonte: Padovaoggi.it