Finocchio, il Fucino chiude in bellezza

Opoa-Marsia: «Volumi ed export continuano a crescere. Qualità eccelsa nei campi»

Finocchio, il Fucino chiude in bellezza
Il finocchio della Piana del Fucino (Abruzzo) chiude la campagna 2019 in bellezza, con un prodotto che in questi giorni si sta riconoscendo per un invidiabile aspetto estetico. Nei campi dell'areale del Centro Italia si continuerà a produrre l'ortaggio per altre due o tre settimane. E' quindi tempo di bilanci.

Luigi D'Apice, presidente dell'Opoa-Marsia di Avezzano (L'Aquila), è tutto sommato soddisfatto per l'andamento sia produttivo sia commerciale. Le quantità raccolte e distribuite dall'Organizzazione di produttori, infatti, sono aumentate del 20% rispetto all'annata precedente. Crescono in modo particolare le esportazioni, specie in Francia, Germania e Regno Unito.

"In questa stagione - dice a Italiafruit News - i nostri soci produttori di finocchi hanno passato delle settimane non facili, a causa dell'estate anomala dal punto di vista meteorologico. Ci sono stati momenti con temperature estremamente elevate e con bombe d'acqua che hanno inciso sulla qualità delle raccolte".




"Adesso, però, le caratteristiche qualitative del prodotto, e in particolare della varietà Leonardo, Castore e Cartesio, sono davvero straordinarie. Il frutto è tondo, omogeneo e turgido grazie all'ideale escursione termica tra notte e giorno - prosegue D'Apice - Dopo la prima decade di novembre non sarà più così e sposteremo quindi la gran parte dell'approvvigionamento nel Foggiano (Puglia), areale che dal 21 ottobre dovrebbe entrare nel pieno della raccolta".

I prezzi medi, come osserva il presidente dell’Op, si sono mantenuti in linea con i dati storici. Da alcuni giorni, però, i listini registrano una flessione per via dell'accavallamento con altre tre zone di produzione: la Romagna e le province di Roma e Foggia.

“Il finocchio del Fucino quest’anno si è distinto molto bene in tutta Europa - conclude D'Apice - L’Italia rimane il nostro core business, precedendo la Francia, la Germania e il Regno Unito. Oggi i nostri principali concorrenti sono la Bretagna (Francia), la Germania e l'Olanda. Tra noi e loro, però, non c’è paragone sul fronte della qualità. Il nostro Paese ha sempre il prodotto migliore del mercato”.



Copyright 2019 Italiafruit News