Ferretto nelle patate, il problema si fa serio

Danni fino all'80% nel Bolognese. Zannoni: «Mancano prodotti efficaci»

Ferretto nelle patate, il problema si fa serio
Quando infesta il terreno, è difficile liberarsene. Anche perché, per il momento, non esistono in commercio prodotti fitosanitari scientificamente efficaci per contrastarlo. Il ferretto, o larva di elateride, quest'anno ha goduto di condizioni climatiche favorevoli per bucare e fare marcire le patate di numerosi appezzamenti dell'Emilia-Romagna.

“I danni sono stati vertiginosi nel Bolognese, dove ci sono pataticoltori che hanno perso fino al 70-80% della produzione” spiega a Italiafruit News Fabio Zannoni, tecnico della Cab Massari, cooperativa agricola di Conselice (Ravenna), specializzata in patate biologiche. “Tra i nostri soci, invece, abbiamo riscontrato danni nell'ordine del 10-15% del raccolto, comunque elevati".

I ferretti possono colpire i tuberi sia negli stadi precoci della maturazione sia poco prima della raccolta, rendendoli non commercializzabili. La causa dei loro attacchi sembra essere legata alla pioggia e al raffreddamento del terreno. "La popolazione di queste larve - sottolinea - può svilupparsi maggiormente nei terreni di patate dove le rotazioni colturali sono più strette. Ecco perché, a mio parere, il Bolognese ha avuto maggiori danni rispetto al nostro areale del Ravennate".

"In cooperativa, inoltre, abbiamo scelto di impiegare l’insetticida Naturalis, ammesso anche in agricoltura bio, per il controllo del patogeno. Abbiamo avuto buoni risultati, ma si tratta di una soluzione molto costosa e la cui azione non è facile da verificare”. 

Per Zannoni, il settore pataticolo ha quindi assolutamente bisogno di "trovare una soluzione chimica di comprovata efficacia. Occorre investire nella ricerca. Chi ha perso il 70-80% delle quantità, il prossimo anno, smetterà di produrre o ridurrà sensibilmente le superfici”. 
 
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