Centro agroalimentare Piceno, la Regione si chiama fuori

Polemiche con la società di gestione, la struttura fa gola ai privati

Centro agroalimentare Piceno, la Regione si chiama fuori
Si parlerà anche della situazione del Centro Agroalimentare Piceno di San Benedetto del Tronto nel corso dell’assemblea legislativa regionale convocata per martedì prossimo, 29 ottobre ad Ancona, all'indomani dell'assemblea dei soci fissata per lunedì. La situazione, per quello che è stato uno dei primi agromercati italiani, è pesante da tempo e nelle ultime settimane si è fatta intricata: la Giunta regionale ha recentemente dato mandato all’Avvocatura per avviare “un’azione di responsabilità e ogni altra azione comunque necessaria per la tutela dell’amministrazione regionale” nei confronti degli amministratori, attuali e passati, del Centro Agroalimentare Piceno. La Giunta sostiene che “la Società per azioni si trova in una situazione di paralisi operativa e, a parere dello stesso Collegio sindacale, passibile di messa in liquidazione”. 

La Regione detiene il 33,87% del pacchetto azionario pari a un valore di 2,5 milioni di euro (valore al luglio del 2012) mentre la maggioranza è appannaggio del Comune di San Benedetto del Tronto, con il 43,17% delle quote; complici divergenze politiche tra amministrazione regionale e comunale, la Regione punta alla dismissione della propria quota, in quanto “non strategica ai fini istituzionali”. 



Nella nota della Regione, la cui guida politica è opposta a quella del Comune sambenedettese, si legge che ancora oggi le quote non sono state rimborsate e non è stato approvato il bilancio di esercizio del 2018. Il mandato conferito all’Avvocatura mira ad accertare eventuali responsabilità degli amministratori, per “procedere nei loro confronti, allo scopo di rivalersi delle perdite del valore del capitale data la necessità di garantire la corretta remunerazione del capitale sociale della Regione”.

Nel frattempo il Cda della società di gestione, Caap, insediatosi a settembre 2017, ha implementato un piano di risanamento che costituisce una guida da attuare per riorganizzare il Centro Piceno nell'ottica di raggiungere il pareggio di bilancio e un successivo utile. Tra gli obiettivi, l’ampliamento del progetto fotovoltaico e l’inserimento del Centro nella società Italmercati. Mentre alcune società private stanno mostrando interesse per l’acquisizione della struttura, il cui futuro appare incerto.

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