Agrumi, tra nuove minacce e possibili soluzioni

Dalla Spagna tutti i progressi della ricerca per Hlb e Delottococcus

Agrumi, tra nuove minacce e possibili soluzioni
Tra i maggiori esportatori mondiali di agrumi, da anni la Spagna studia le soluzioni più adeguate per prevenire le nuove malattie giunte nella penisola iberica dal Sudafrica, come il Citrus Greening e l’insetto parassita Delottococcus aberiae. In entrambi i casi, i frutti subiscono danneggiamenti tali da pregiudicarne vendita e consumo. Ma grazie alla ricerca, il settore inizia a difendersi da questi attacchi e a prevenirli.

Dopo aver distrutto intere coltivazioni di agrumi in Florida e in Brasile, il Citrus Greening minaccia l’agrumicoltura spagnola: sono stati infatti ritrovati alcuni esemplari di Trioza erytreae (foto in apertura), uno dei principali vettori della malattia. L'Istituto di ricerca agricola valenciana (Ivia) sta lavorando insieme ad altri enti per gestire il contenimento del vettore e per la rilevazione precoce della malattia.
Già da due anni, infatti, l’istituto è impegnato nel progetto “Metodi di controllo e contenimento di Trioza erytreae, vettore di Hlb negli agrumi”, che ha permesso di migliorare i metodi di ricerca della malattia tramite analisi precoci e un maggior contenimento della malattia stessa.

Vera e propria innovazione del progetto, è l’importazione e la liberazione della Tamarixia dryi, insetto antagonista della Trioza, che è già stato importato dal Sudafrica nelle isole Canarie: i primi studi eseguiti in laboratorio hanno permesso di confermare la sua efficacia nella diminuzione delle popolazioni di Trioza erytreae e si spera nella sua introduzione a breve termine nella penisola spagnola.

Per quanto riguarda il controllo della psillide, il genoma dell’insetto è stato sequenziato e questa scoperta ha permesso di bloccare i suoi geni vitali per impedirne la diffusione. Visti gli ottimi risultati già ottenuti, si spera che sarà proprio l’approccio multidisciplinare di queste ricerche a gettare le basi per il futuro programma di gestione integrata di Trioza Erytreae in Spagna.


Altro insetto fatale per gli agrumi spagnoli è il Delottococcus aberiae, parassita diffuso dal 2009 prima solo all’interno della Comunità valenciana e adesso anche al di fuori, che ha sulle piante un impatto simile alla cocciniglia. Originario dell’Africa subsahariana, il Delottococcus è comparso come specie invasiva, responsabile di grosse deformazioni nei frutti di arance e clementine (vedi foto sopra), danni che provocano importanti deprezzamenti. 
Se fino ad oggi questo insetto poteva essere fermato solo con trattamenti chimici, è ora stato individuato un suo antagonista naturale.
Stando a quanto riporta il portale spagnolo Valenciafruits, dopo diversi viaggi realizzati in Sudafrica, ambiente natale del parassita, una squadra di esperti dell’Istituto agroforestale mediterraneo (Iam) dell’Università Politecnica di Valencia (Upv) ha individuato un altro parassitoide come metodo di controllo biologico.

Nel 2019 il ministero dell’agricoltura ha concesso il permesso all’importazione dell’insetto e sono già stati effettuati i primi test in laboratorio. “I risultati ottenuti finora dagli esperimenti sono molto buoni – spiegano gli studiosi al portale – e presto confidiamo di poter liberare intere popolazioni di questo parassitoide, che agendo da antagonista al Delottococcus, ridurrà le perdite economiche degli agricoltori. Questo passaggio permetterà inoltre una gestione molto più sostenibile della malattia e una significativa diminuzione dei trattamenti con agrofarmaci”. Grazie ai buoni risultati ottenuti, il gruppo della Upv spera che il Ministero permetta in breve tempo la liberazione dell’insetto nei campi spagnoli.

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