L'export di ortofrutta torna in attivo

Ad agosto recupera in valore, ma i dati restano tutt'altro che brillanti

L'export di ortofrutta torna in attivo
Colpo di reni dell’export ortofrutticolo italiano che, a fine agosto, recupera il “rosso” del mese precedente. Aveva fatto scalpore, nelle scorse settimane, la notizia del saldo negativo della bilancia commerciale aggiornata a luglio: un disavanzo di 12 milioni di euro, un “meno” al quale il settore non era (e non è) abituato. Nei primi otto mesi la situazione migliora leggermente e le entrate (2,77 miliardi di euro), tornano a superare le uscite (2,73 miliardi di euro), con un plus di poco meno di 41 milioni di euro



Resta peraltro decisamente poco brillante il quadro delle esportazioni. Le rilevazioni Fruitimprese su dati Istat parlano chiaro: i volumi esportati si attestano su 2,3 milioni di tonnellate (l’1,9% in più dello stesso periodo 2018, ma a luglio il segno più era seguito dal 4,8%), in valore il confronto rimane negativo (-4,5%) appesantendo ulteriormente il -3,3% dei primi sette mesi. Rispetto al dato di luglio spicca l’inversione di tendenza, in valore, della frutta secca: va sotto (-1,3%), quando nel periodo gennaio-agosto 2018 era in attivo del 3%.

Le importazioni crescono del 2,6% in quantità (era +2,3% a luglio) e del 10,7% in valore (era il 12% il mese prima) confermando tutte le tendenze dei primi sette mesi, in un 2019 che si conferma particolarmente delicato e difficile per il settore ortofrutticolo tricolore.

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