Packaging sempre più green per i berries

Arriva dall’amido la soluzione per la conservazione di questi frutti

Packaging sempre più green per i berries
Arriva dall’amido la soluzione per il packaging del futuro. Si sviluppa a partire da questo composto organico lo studio per la filiera dei berries, condotto da Nicole Giuggioli, ricercatrice del Dipartimento di Scienza Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, insieme a Thais Mendes Da Silva e Cristiana Peano sempre dell’università di Torino, in partnership con l’azienda Novamont.

“Dal 2013 abbiamo iniziato a lavorare con diverse cooperative del Cuneese che stoccavano piccoli frutti (fragole, lamponi e mirtilli) per capire come sostituire gli imballaggi a base di polietilene con materiali riutilizzabili - spiega Giuggioli - ora finalmente riusciamo a vedere qualche risultato”.

“Alla base dello studio - continua la ricercatrice - c’è il Mater-bi, un prodotto che deriva dall’amido e che permette di stoccare i prodotti mantenendo nelle confezioni un’atmosfera modificata a base di CO2, utile per garantire una migliore conservazione dei frutti nel post raccolta”.


Mater-bi

“Non è stato facile trovare la giusta permeabilità del materiale – dice Giuggioli – ma ad oggi abbiamo terminato gli studi di fattibilità con buoni risultati e, dal punto di vista della ricerca, il nuovo materiale è risultato altamente performante”.

Le criticità? “Sono diverse – sottolinea l’autrice dello studio – prima di tutto il fine vita del materiale, che spesso non riesce a compostarsi con gli altri e, per questo motivo, dev’essere inviato ad un apposito consorzio per lo smaltimento. Poi c’è la questione del colore: mentre la plastica riesce ad essere perfettamente trasparente, il mater-bi rimane opaco e questo potrebbe rappresentare un problema dal punto di vista del consumatore”.

Ma il problema che più di tutti pesa sul mater-bi, sembra essere quello dei costi. Come spiega Giuggioli “il problema è a monte: finché il consumatore non sarà disposto a spendere di più per avere imballaggi green, allora nessuna azienda vorrà fare investimento e il prodotto faticherà ad essere introdotto sul mercato”.

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