«L'Ue vieterà le plastiche monouso»

«L'Ue vieterà le plastiche monouso»
Dopo posate, piatti, palloncini e cotton fioc di plastica, che dal 2021 non potranno più essere venduti, adesso l'Unione europea potrebbe mettere al bando anche gli imballaggi. Di plastica, s'intende. Ad annunciarlo è stato il neo commissario all'Ambiente, il giovane lituano Virginijus Sinkevicius.

In una intervista al quotidiano tedesco Die Welt, Sinkevicius ha rivelato che la Commissione europea sta valutando di vietare l'uso del packaging di plastica e di stabilire nuovi requisiti per i produttori: "Vogliamo sicuramente ampliare le regole per le materie plastiche monouso e stiamo attualmente studiando in quale direzione sarebbe possibile", ha affermato. "Un passo importante sarebbe, ad esempio, vietare gli imballaggi in plastica o prescrivere l'uso di plastica riciclata".

Secondo l'agenzia Bloomberg, un tale divieto metterebbe ancora più a rischio un mercato da oltre 10 miliardi di dollari, che già con le attuali norme, che entreranno in vigore il prossimo anno, potrebbe entrare in crisi profonda. La scure Ue non finisce qui: secondo quanto riferito sempre da Sinkevicius, la Commissione europea starebbe valutando di introdurre un obbligo per i produttori di pneumatici o cosmetici affinché riducano drasticamente la microplastica dei loro prodotti. “Le microplastiche sono nella nostra agenda. Entro la fine dell'anno, forniremo un elenco molto dettagliato di tutti quei prodotti che contengono microplastiche o che usano microplastiche”, ha dichiarato il commissario all'Ambiente.

La direttiva Ue sulle plastiche monouso, il cui via libera definitivo è arrivato lo scorso anno, prevede la messa al bando di alcune dei prodotti di plastica più pericolosi per l'ambiente (cotton fioc, posate, piatti e bastoncini per palloncini) e prevede già una serie di misure per scoraggiare l'uso di imballaggi con questo tipo di materiale. 

Secondo la Commissione Ue, la direttiva ridurrà le emissioni di Co2 di 3,4 milioni di tonnellate e scongiurerà danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di euro entro il 2030. Bruxelles smentisce poi le accuse di costi aggiuntivi per i consumatori, dato che i prodotti vietati sono a oggi meno costosi delle loro alternative plastic-free. 

Fonte: Europa Today