Cimice asiatica, pressing sul Ministero dell'Ambiente

Pan (Veneto): «Approvare subito il decreto per il rilascio della vespa samurai»

Cimice asiatica, pressing sul Ministero dell'Ambiente
Che fine ha fatto la lotta alla cimice asiatica? Se lo chiedono, sbattendo i pugni sul tavolo, Giuseppe Pan e Stefano Zannier, assessori all'agricoltura di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

"Visto l’avvicinarsi della stagione ortofrutticola e il ripetersi della problematica collegata alla cimice asiatica, chiediamo che il Ministero dell’Ambiente approvi con massima urgenza il decreto che fissa le condizioni per il rilascio in natura di organismi alloctoni, tra cui la vespa samurai”. Questa la richiesta di Pan - anche a nome dei colleghi del Nord Italia - in una lettera inviata a Sergio Costa e alla ministra Teresa Bellanova.

La settimana scorsa la bozza di decreto per autorizzare i centri sperimentali a diffondere i nemici naturali della cimice asiatica ha ricevuto un sostanziale via libera dal gruppo di lavoro interministeriale (Politiche agricole, Sanità e Ambiente), così come comunicato in un incontro avuto con le regioni interessate. Ora, però, si attende l'approvazione formale del decreto, che dovrà normare l’autorizzazione dell’importazione degli insetti per la lotta biologica contro la cimice asiatica.

“Di fronte a danni così ingenti e alla distruzione di interi raccolti - sottolinea ancora Pan - gli agricoltori si ritrovano a fare i conti la mancata proroga Ue all’uso del clorpyrifos-methyl, al momento il più efficace principio attivo per la lotta alla cimice, nonchè all’assenza di autorizzazioni per introdurre antagonisti naturali al vorace insetto di origine asiatica. Le aziende agricole della pianura padana, in particolare quelle ortofrutticole, hanno bisogno di risposte tempestive ed efficaci - rimarca l’assessore veneto - e non possono più attendere. Di fronte a danni quantificati nell’ordine di 100 milioni di euro nel solo Veneto, il governo ha messo in campo appena 80 milioni per tutto il territorio nazionale, distribuiti nell’arco di un triennio. Una risposta che lascia molto amaro in bocca ai produttori agricoli e che li ha indotti a scendere in piazza il prossimo 30 gennaio a Ferrara. Da parte mia, sarò al loro fianco”.

Per quanto riguarda l’operato della Regione Veneto, specifica l'amministratore, “abbiamo stanziato 4,5 milioni di euro per aiutare le imprese colpite e abbiamo predisposto un piano regionale di controllo della cimice, messo a punto grazie anche all’Università di Padova, che prevede di allevare e moltiplicare la vespa samurai Trissolcus japonicus, conformemente ai protocolli che verranno definiti dalle autorità competenti”.

Il Friuli, da parte sua, ha "avviato le procedure burocratiche che consentiranno alle aziende agricole danneggiate dalla cimice asiatica di accedere ai 40 milioni euro stanziati dal governo per il 2020 e ai 20 milioni annui messi a bilancio per il 2021 e il 2022. Come avevamo richiesto, attraverso l'ultima Finanziaria nazionale è stata consentito alle imprese agricole ubicate nei territori che hanno subito danni a causa della cimice asiatica, che non sono coperte da specifiche polizze assicurative agevolate, di accedere fondo di solidarietà nazionale, la cui capienza è stata appositamente incrementata - ha spiegato Zannier - In attesa che il governo stabilisca l'esatta ripartizione dei fondi spettanti ad ogni regione, abbiamo già avviato un confronto per definire le linee operative che permetteranno il riconoscimento degli indennizzi".

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