Le api di Carrefour volano anche su pere e pomodori

Dopo gli agrumi il progetto si estende: insetti simbolo di sostenibilità

Le api di Carrefour volano anche su pere e pomodori
Fermare la moria delle api, proteggere l’ambiente e salvaguardare le eccellenti produzioni orticole e frutticole italiane. Questo è l'obiettivo del progetto Bee Api di Carrefour che, dopo il debutto nel comparto agrumicolo, sarà esteso anche a pomodori e pere. Lo ha ribadito a Italiafruit News, a margine di una tavola rotonda a Marca, il responsabile Mdd della catena, Giovanni Panzeri.

Bee Api è un progetto che parla di sostenibilità in campo e la fa arrivare direttamente al consumatore. Anzi, la sostenibilità la fa proprio assaggiare visto che il miele prodotto dalle api negli agrumeti coinvolti si potrà acquistare. Il progetto rientra nella strategia di azioni concrete Act for Food del piano strategico Carrefour 2022, che - ricorda la catena - mira a far diventare Carrefour Italia punto di riferimento nella Transizione Alimentare, "un cambiamento globale e necessario verso un’alimentazione sempre più responsabile e sostenibile, secondo i valori della qualità e dell’affidabilità dell’offerta, della sostenibilità ambientale e sociale e dell’accessibilità dei prezzi e delle informazioni".



Nel novembre 2018 gli agrumi Filiera Qualità di Carrefour (limoni, arance tarocco, arance Washington, clementine e mandarini) sono stati la prima filiera Bee Api: prodotti coltivati con metodi sostenibili secondo un disciplinare che prevede l’eliminazione delle sostanze più nocive per le api, l’uso prioritario di insetti utili nell’attività di impollinazione e il posizionamento di alveari negli appezzamenti agricoli, oltre a siti di svernamento, nascondigli e opportunità di nutrimento con piante appartenenti alla flora spontanea locale, che offrono una fioritura scaglionata nel tempo..

Carrefour porta avanti il progetto insieme ai fornitori di agrumi Filiera Qualità e con l’appoggio tecnico scientifico del Crea: l'obiettivo è di andare oltre ai disciplinari di produzione integrata regionali. Sono stati infatti identificati 13 principi attivi più dannosi tra quelli ammessi e utilizzati: tra questi, 9 sono stati vietati e 4 sottoposti a restrizioni d’uso.



"Stiamo lavorando per ampliare il progetto Bee Api a pomodori e pere - conferma Panzeri - Mentre a maggio avremo le prime produzioni di miele. Anche così si costruisce un futuro migliore assieme a fornitori e consumatori". Nei prossimi anni, poi, il progetto Bee Api sarà esteso ad altre produzioni agricole e frutticole Filiera Qualità.

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