Torna il maltempo, danni gravi agli agrumi siciliani

Venti e gelate colpiscono la Piana di Catania. Selvaggi: «Segnalazioni già numerose»

Torna il maltempo, danni gravi agli agrumi siciliani
Il maltempo torna a colpire la Piana di Catania, interessata da forti venti e gelate nelle giornate di martedì e mercoledì che hanno provocato danni ingenti all'agricoltura. Ad avere le peggio sono stati gli agrumeti e le arance pronte per la raccolta, come spiega Giovanni Selvaggi, presidente di Confagricoltura Catania nonché presidente del Consorzio di tutela dell'Arancia rossa di Sicilia Igp che raggruppa oltre 400 produttori, 70 confezionatori e 30 aziende autorizzate alla trasformazione alimentare di arance rosse.
 
Le segnalazioni di danni sono già tantissime
“Ci stanno giungendo numerose segnalazioni da parte dei nostri associati e temiamo ci possano essere forti ripercussioni economiche per tutto il settore agricolo”, sottolinea il numero uno di Confagricoltura Catania. 

Gli imprenditori agricoli aderenti all’associazione sono tenuti a segnalare i danni subiti negli ultimi giorni attraverso il modulo scaricabile al seguente link http://bit.ly/ConfCTdanni


Giovanni Selvaggi

"Il forte vento e le gelate causate dal repentino calo delle temperature - evidenzia ancora il presidente Selvaggi - si aggiungono all’anomala mancanza di pioggia che ha caratterizzato gli ultimi mesi, una combinazione letale per molte produzioni: da quelle arboree a quelle cerealicole. Si tratta di fenomeni legati al cambiamento climatico, sempre più frequenti negli ultimi anni e non solo per l'agricoltura siciliana. A questo proposito - prosegue - la nostra Confederazione sta lavorando affinché i danni da mutamenti climatici siano inquadrati in modo chiaro e specifico nelle disposizioni nazionali previste dal Fondo di solidarietà nazionale”.

“Quello del cambiamento climatico è un fenomeno di cui ormai bisogna tenere conto visto anche gli esempi del recente passato - conclude - Occorre dunque avviare una seria ed urgente riflessione sulle disposizioni attualmente in vigore e che non contemplano in modo chiaro tale evenienza”.

A Fruit Logistica per fare promozione 
Selvaggi, in questi giorni, è impegnato alla fiera Fruit Logistica di Berlino dove il Consorzio di tutela dell'Arancia rossa di Sicilia Igp ha allestito uno stand nell’area della regione Sicilia (Hall 4.2 - C15). 

“Incontrare nuovi potenziali acquirenti, approcciare nuovi mercati, mostrare ai nostri buyer e partner i progressi fatti in tema di qualità, genuinità e tracciabilità sono i motivi della nostra presenza. Dobbiamo continuare a promuovere il nostro frutto e farlo conoscere a consumatori e compratori", aggiunge Selvaggi nel sottolineare che il Consorzio sta lavorando a un nuovo disciplinare di produzione per poter anticipare di 30 giorni e posticipare di altri 30 la raccolta, grazie a cloni più performanti.



In primo piano il progetto Rouge per la tracciabilità dell’intera filiera 
A Berlino, in particolare, si sta presentando il progetto di tracciabilità Rouge (Red orange upgrading green economy) che utilizza la tecnologia Blockchain: il progetto è già in funzione in via sperimentale su cinque aziende del Consorzio, mentre la tracciabilità smart è garantita da una piattaforma digitale ad hoc realizzata da Almaviva. Il sistema funziona attraverso un bollino apposto sulle cassette di frutta e grazie a sofisticati sensori che verificano le condizioni di viaggio, il tasso di umidità e le temperature alle quali sono esposte le arance. 

“Il vero valore aggiunto della piattaforma - aggiunge la vicepresidente del Consorzio dell'Arancia rossa di Sicilia Igp, Elena Albertini - riguarda le garanzie di identificazione del prodotto. Se un carico parte viaggiando su gomma, ma poi passa alla nave o al camion, noi siamo in grado di conoscere nei dettagli ogni singolo passaggio comprese le condizioni in cui quel trasporto sta avvenendo. È come avere un passaporto con impronte digitali di un intero carico di arance che ci consente in ogni momento di sapere dove è il prodotto e in che condizioni si trova. Tutto questo pone le basi di una profonda semplificazione perché non sarà più necessario impiegare decine di persone per i controlli cartacei e sarà possibile invece dirottare il personale dei Consorzi sui compiti di vigilanza”.

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