«L'Alveare che dice Sì», boom di produttori iscritti

«L'Alveare che dice Sì», boom di produttori iscritti
Cresce la rete di piccoli produttori agricoli che vendono online sulla piattaforma de L’Alveare che dice sì!. Nel 2019 gli agricoltori aderenti hanno guadagnato attraverso le vendite online del network quasi quattro milioni di euro.
Sono più di 2000 le aziende agricole iscritte al portale di gruppi d’acquisto, che cresce del 62% rispetto all’anno precedente e registra una media di 11.500 ordini al mese sul sito.
 
Dai dati della piattaforma online di vendita prodotti agricoli, emerge quanto l’agricoltura sul web piaccia ai consumatori. Gli utenti iscritti sono 138.000 e oltre 2000 i produttori registrati. 
Gli Alveari (i punti vendita che collegano mondo virtuale e reale) salgono a 177; ogni mese vengono effettuati oltre 11.500 ordini tramite piattaforma o app mobile e i produttori registrano un fatturato totale di oltre 3.900.000 euro. 
La regione più attenta ai prodotti di filiera corta è la Lombardia, dove sono presenti 77 Alveari di cui 29 a Milano (la città con più alveari e protagonista di un esperimento pilota, il primo negozio fisico della rete) con 571 produttori lombardi coinvolti e 58.000 utenti iscritti al portale.

Sul podio salgono anche Piemonte, con 48 Alveari (di cui 18 a Torino), e Toscana (17 Alveari di cui 8 a Firenze). Seguono il Lazio con 10 Alveari, l’Emilia-Romagna con 8 e il Veneto con 7 gruppi d’acquisto.
 
 
Ma cosa vendono i contadini online? Le uova sono il prodotto più venduto. Segno del fatto che i consumatori sono molto attenti alla differenza tra le tipologie di allevamento, e sulla necessità di evitare di acquistare uova da allevamenti intensivi. Seguono, nell’ordine: carote, finocchi, zucchine, patate, kiwi, porri, fragole, arance navel, hamburger.

Frutta e verdura costituiscono il 70% della spesa dei membri degli Alveari, che si dimostrano sempre più attenti a provenienza e genuinità dei prodotti. Tramite la piattaforma o la app mobile sono in media 11.500 gli ordini mensili fatti dai consumatori. I contadini della rete hanno visto crescere le loro vendite del 62% rispetto all’anno precedente, con un fatturato che sfiora i 4 milioni di euro.

Fonte: Repubblica.it