In Sicilia flop della formazione agricola

In Sicilia flop della formazione agricola
In Sicilia la formazione in agricoltura fa flop. Pochi i giovani interessati ad “apprendere” i segreti del lavoro nei campi, pochissimi quelli che hanno capito la necessità di acquisire quella preparazione tecnica e manageriale che renda possibile il naturale “ricambio generazionale” all’interno delle aziende agricole. Ma nessun problema: come sempre accade in Sicilia, arriva in soccorso “mamma Regione”. Che, però, una volta tanto non dovrà mettere mano al portafoglio, visto che questo è stato già fatto nei mesi scorsi con il via libera degli assessorati competenti ai corsi proposti da società ed enti di formazione. Di che si tratta allora?

E' stato pubblicato un avviso sul sito del Psr Sicilia 2014-2020, sottomisura 6.1, dal titolo “Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori” – Bando 2017, a firma del responsabile dell’autorità di gestione del Psr Sicilia, Dario Cartabellotta, l’assessorato regionale all’agricoltura ha messo a disposizione degli enti e delle società di formazione l’elenco dei giovani imprenditori che hanno partecipato al bando di cui alla sottomisura 6.1. Ciò, al fine di “favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di attività formative inerenti la Focus Area 2B della Sottomisura 1.1”.

Nell’avviso, tra l’altro, si ricorda ai giovani aspiranti agricoltori che “tra gli obblighi e prescrizioni generali Sottomisura 6.1 e Pacchetto Giovani, il giovane imprenditore (insediamento singolo) o i giovani imprenditori (insediamento plurimo) che non posseggono, al momento della presentazione della domanda di sostegno, adeguate conoscenze e competenze professionali di cui all’art. 5.1.1 delle Disposizioni attuative – parte specifica sottomisura 6.1, sono tenuti a raggiungere detto requisito entro un periodo massimo di 36 mesi, a far data dalla notifica del decreto di concessione del finanziamento”. Insomma, senza il classico pezzo di carta che provi l’acquisita competenza professionale dell’aspirante agricoltore, lo stesso finanziamento può andare in fumo.

Considerato che in Sicilia sono state presentate nei mesi scorsi oltre 5mila domande di primo insediamento e solo a poco più di 1600 è stato dato il via libera, viene da chiedersi che fine abbia fatto il resto dei giovani che volevano insediarsi come capo azienda. Molto probabilmente hanno preferito dedicarsi ad un’altra attività visto che non potevano ottenere il premio di 40mila euro. 

Ma ad annaspare in cerca di allievi, non è solo la formazione di base per i giovani che si devono insediare. Anche tutta l’attività formativa finanziata con la sottomisura 1.1 è in affanno. Tanto che vista “la perdurante difficoltà ad intercettare, informare, orientare e coinvolgere la specifica utenza di destinatari cui si rivolge la Misura 1 Sottomisura 1.1”, l’Autorità di Gestione del Psr Sicilia lo scorso 19 febbraio ha comunicato una proroga, dando altri 45 giorni di tempo per completare le attività propedeutiche come appunto l’individuazione e la selezione degli allievi. Termine che in precedenza era stato fissato entro i 60 giorni successivi alla comunicazione ufficiale di avvio dell’attività.

Nel medesimo avviso è poi arrivato anche un chiarimento in merito alla platea di potenziali allievi. Potranno infatti partecipare ai corsi i familiari che lavorano presso l’azienda dell’imprenditore agricolo (con uno dei seguenti ordini di parentela con il titolare: genitore figlio/a, coniuge fratello/sorella), nonché i lavoratori stagionali e giornalieri, ma a patto che dimostrino una posizione Inps e Inail da cui risulti che abbiano lavorato come addetti nel settore agricolo.

Fonte: Siciliaverdemagazine.it