Radicchio, mercato schizofrenico

Furiani (Geofur): picchi e cadute di domanda in Gdo e all'estero

Radicchio, mercato schizofrenico
Domanda “schizofrenica” per i radicchi: “Viviamo alla giornata, le forniture alle catene distributive nel complesso sono abbastanza sostenute, ma il trend è imprevedibile, con picchi che si alternano a giornate piatte”, spiega Cristiana Furiani di Geofur, il cui prodotto raggiunge anche numerosi mercati esteri. 

Proprio sul fronte-export si stanno verificando situazioni anomale, in certi versi curiose: “La scorsa settimana un importante cliente dell’Est europeo ha sospeso tutti gli acquisti rifiutandosi di far venire i suoi camion nella nostra sede di Legnago adducendo timori legati al coronavirus e a presunti obblighi di quarantena… Ma nei giorni scorsi è tornato sui suoi passi ricominciando a caricare volumi importanti: chissà, forse si è reso conto che non ci sono rischi per i prodotti ortofrutticoli italiani e che la situazione attuale è complicata ovunque, non solo nel nostro Paese...”. 



Anche le principali catene della Gdo, prosegue l’imprenditrice veneta, testimoniano che si assiste a una domanda a singhiozzo, difficile da prevedere, con picchi e cadute. I prezzi del radicchio, intanto, sono sostanzialmente stabili, “pur a fronte - conclude Furiani (foto sopra) - di costi aziendali sensibilmente in ascesa a causa di questa situazione che oltretutto rende complessa la gestione del personale e ne limita la disponibilità".

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