«Supermercati sotto pressione»

Prampolini (Fida): vendite in crescita fino al 130% soprattutto nelle medie strutture

«Supermercati sotto pressione»
Incrementi delle vendite imponenti, soprattutto nelle medie strutture di vendita, personale sotto stress: l’emergenza coronavirus svuota le strade ma riempie i supermercati. E tra i prodotti più gettonati ci sono frutta e verdura. “E’ come essere alla vigilia di Natale - spiega la presidente di Fida Confcommercio, Donatella Prampolini - la gente prende d’assalto in particolare i punti vendita tra i 400 e gli 800 metri quadri, considerandoli probabilmente i più idonei a non rischiare la ressa ed il contatto ravvicinato con altre  persone. Ci sono negozi che hanno aumentato i volumi  del 130-140% nei momenti di picco. La gente fa la scorta per una settimana, compra tutto nello stesso negozio. Non è una situazione facile: a ormai tre settimane dall’inizio della crisi il sistema è sotto pressione, il personale sta facendo un lavoro straordinario, a contatto continuo con le persone, ma è numericamente insufficiente anche a causa delle inevitabili assenze per malattia, per reggere questi ritmi ancora a lungo”.  



Ieri, all’indomani del Dpcm che impone ulteriori limiti alla circolazione e consente l'apertura solo alle realtà che commercializzano generi di prima necessità, la responsabile Fida ha notato già dalle prime ore del mattino accessi ai punti vendita alimentari eccezionali. “L’aumento di fatturato, rispetto alla norma si attesta circa attorno al 40% ed è determinato per la maggior parte dall'aumento della spesa media”. Mentre i punti vendita che offrono il servizio di consegna a domicilio, "hanno registrato aumenti del volume d'affari superiori al 70% e - puntualizza - al momento riescono a garantire le consegne due-tre volte a settimana”.

“Si vende tutto e di tutto, l’ortofrutta tira, a partire dagli agrumi”, conclude Prampolini. “Difficile fare previsioni per i prossimi giorni: noi ci auguriamo con tutto il cuore di tornare quanto prima alla normalità. Nel frattempo, ricordiamo che il problema di rimanere senza cibo non c'è: speriamo che tutti si adeguino a questa nuova modalità di fare la spesa. Se ognuno fa la sua parte, sarà tutto più semplice”.

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