Ortomercato di Milano: chiude un'azienda, lettera ai clienti

Grossisti allarmati per un caso di coronavirus. «Fatturato in calo del 50%»

Ortomercato di Milano: chiude un'azienda, lettera ai clienti
Il coronavirus fa chiudere i battenti a un’azienda dell’Ortomercato di Milano e gli operatori scrivono ai clienti per sensibilizzarli al rispetto delle regole e ridurre al minimo le occasioni di contatto. “Nei giorni scorsi la situazione si era fatta molto preoccupante per un caso conclamato di positività di un nostro collega, costretto alla terapia intensiva a causa del CoVid-19”, spiega il grossista Salvatore Musso. "Fortunatamente sabato il collega ha ripreso a respirare autonomamente ed è uscito dalla terapia intensiva, i medici sono cautamente ottimisti, ma il suo stand è ovviamente chiuso e l’accaduto ci ha molto allarmati; per questo, accogliendo un’idea di Bruno Barcella della ditta Salvi, il consiglio direttivo di Ago-Fedagro ha deciso di preparare una lettera da diffondere a tutti gli utenti della struttura”.

Due gli “inviti” contenuti nella missiva, che vanno a ribadire e “rafforzare” le disposizioni già emanate dal Governo e dalla società di gestione Sogemi: prediligere l’effettuazione degli ordini avvalendosi di mezzi di comunicazione a distanza (telefono, fax, mail, WhatsApp…) e, al momento del ritiro di frutta e verdura, attendere la consegna della merce all’interno del proprio mezzo.



“In considerazione dell’importanza vitale che la filiera agroalimentare riveste in linea generale  e a maggior ragione in questo periodo – si legge nella lettera - è doveroso perseguire la massima tutela delle persone, delle aziende e del nostro ambito, e ciò può essere agevlato solo se al nostro sforzo si aggiunge il vostro fattivo contributo”. I grossisti milanesi, che concludono la lettera con l’hashtag “andràtuttobene”, rivolgono al collega uscito dalla terapia intensiva i migliori auguri di pronta ripresa. 

Intanto - sottolinea in una nota Sogemi - le restrizioni normative relative alle attività di ristorazione e ai mercati rionali hanno determinato una forte contrazione delle attività. Le operazioni commerciali di ieri evidenziavano l’accesso di 795 acquirenti professionali, in forte contrazione rispetto ai 1.134 (-30%) di lunedì scorso; 239 i  trasportatori in consegna, con un calo dell'8% rispetto ai 258 del primo giorno della settimana precedente. "Dall'inizio dell'emergenza a oggi - commenta Musso - il fatturato è calato del 50% circa".

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