«IV gamma, a maggio la svolta»

Montagna (Uif): ecco perché ci aspettiamo un'inversione di tendenza. I dati aggiornati

«IV gamma, a maggio la svolta»
La IV gamma vede la luce. Maggio, con l'auspicabile fine del lockdown, dovrebbe segnare una chiara ripresa delle vendite, riportando in terreno positivo un settore oggi in sofferenza, anche se con numeri sicuramente meno pesanti di altri settori dell’economia: “Dall’inizio dell’emergenza Covid, vale a dire nella settimana terminante il 23 febbraio e fino al 5 aprile l’aggregato IV gamma, stando ai dati Nielsen, perde il 7% rispetto all’analogo periodo dell'anno precedente", spiega a Italiafruit News Andrea Montagna, responsabile del Gruppo di Uif-Confindustria. “Ad appesantire il dato è la performance dei prodotti per il fuori casa, in primis le ciotole arricchite, mentre le insalate in busta, nel periodo 23 febbraio-22 marzo, registravano un -4,6%”. 

Due i fattori penalizzanti: la minor frequenza di acquisto e il diverso mix di canali distributivi. “Iper e superstore, canali dove meglio si può esplicitare l’offerta e la visibilità dei prodotti-servizio stanno perdendo quote, mentre guadagnano terreno i negozi di prossimità”, l’analisi di Montagna.


Andrea Montagna

Che aggiunge: “Le criticità dovrebbero essere superate in parte nei prossimi giorni, con la riapertura di nuove attività produttive, ma soprattutto dopo il 3 maggio, quando auspicabilmente ci sarà una ripartenza su ampia scala. L’aumento della frequenza d’acquisto e il ritorno nei posti di lavoro, con la prospettiva di portare il cibo da casa invece di andare a fare la pausa pranzo in bar e ristoranti, dovrebbe ridare slancio al settore. Così come ci si può aspettare un cambiamento del mix-canali di acquisto, con il consumatore che punterà su prodotti che offrono servizio e garantiscono una sicurezza assoluta, pronti e sigillati”. 

Il responsabile di Uif-IV Gamma sottolinea che in queste settimane si è creata una situazione eccezionale con un “calo del 30% dei prodotti che dall’agricoltura arrivano alla trasformazione, anche per il blocco dell’Horeca: una situazione veramente grave, in quanto significa che un terzo della materia prima resta sul terreno. Molti agricoltori ci chiedono se valga la pensa seminare o meno in vista delle prossime settimane: la mia risposta è affermativa, da maggio confidiamo in un concreto rilancio”. 

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