«I tempi di pagamento si allungano: imprese a rischio»

Peron (Fiap): «I nostri costi aumentano, il rincaro delle tariffe è fisiologico»

«I tempi di pagamento si allungano: imprese a rischio»
Mondo della produzione e della logistica sono sulla stessa barca: in questa fase di emergenza è necessario il rispetto dei tempi di pagamento. Lo ribadisce, in un confronto con Italiafruit News, Alessandro Peron, direttore di Fiap, la Federazione italiana autotrasportatori professionali.

"Il tema dei tempi di pagamento è una battaglia che sia il mondo dell'autotrasporto che dell'agroalimentare portano avanti da anni: ci sono normative, noi abbiamo la 127 del 2010 e l'agroalimentare l’articolo 62 della Legge 27/2012, ma la mancanza di sanzioni e controlli ha fatto sì che il mancato rispetto dei tempi di pagamento sia diventata una consuetudine, che diventa una triste normalità in tempi di crisi", incalza il direttore dell'associazione di categoria.



Ci sono autotrasportatori, spiega Peron, a cui è stato comunicato che il lavoro fatto in questi ultimi mesi sarà pagato a fine anno. "Ma siamo ad aprile, è una situazione ridicola - prosegue il direttore - Sui servizi fatti a gennaio le aziende di autotrasporto hanno già pagato gasolio, autostrada, dipendenti, il costo del leasing del camion... Considerando che nel nostro settore la redditività media è del 2-3%, a causa di un dumping continuo dei prezzi negli ultimi anni, davanti a una dilazione dei tempi di pagamento le aziende rischiano di saltare: oggi le nostre imprese dovrebbero chiedere i soldi in banca per pagare costi e ripianare fatture del mese di gennaio, è paradossale. Cosa succederà nei prossimi mesi?".

Fiap chiede il rispetto dei tempi di pagamento. "Capiamo il momento difficile, ma dovranno essere i committenti ad andare in banca per farsi prestare i soldi e pagarci le fatture. La ministra De Micheli ha annunciato che voleva portare l'Art. 62 anche nel mondo dei trasporti: è assurdo. Non funziona nell'agroalimentare, perché mai declinarlo nel nostro settore".



Al ministro l'associazione chiede interventi immediati. E sui tempi di pagamento propone di rendere le fatture non pagate indeducibili. "Troviamo un automatismo che incentivi i pagamenti nei tempi - sottolinea Peron - In questo momento di emergenza è fondamentale dare un segnale forte e rispettare gli impegni. Abbiamo chiesto la sospensione dei pedaggi autostradali e l'immediato recupero delle accise. Sono misure che non costano un euro al governo, ma darebbero immediata liquidità alle imprese. Le nostre imprese vogliono poter contare sulle fatture emesse e pagare le proprie".

In generale il lavoro degli autotrasportatori, spiega Fiap, è calato tra il 60 e il 70%. La Gdo alimentare è uno dei comparti che continua a funzionare. "Ma poi vogliamo essere pagati - ancora Peron - Le grandi catene devo dire che sono regolari, ma ci sono insegne più piccole che qualche problema lo danno. I costi, intanto, aumentano: porto la frutta dalla Sicilia al Nord Italia, ma per il viaggio di rientro non ho nulla da trasportare e il viaggio a vuoto diventa un costo. Gli aumenti delle tariffe sono fisiologici: se gli scaffali dei supermercati sono riforniti, il merito è anche degli autotrasportatori, che si sono fatti carico di un lavoro straordinario e di costi crescenti, utilizzando le loro risorse per far correre i camion sulle strade. Le difficoltà sono crescenti, così come i malumori e le tensioni tra gli operatori del settore: per questo abbiamo chiesto la deroga sugli orari di guida e di riposo: i tempi di scarico si sono dilatati, se il camion resta fermo cinque ore in fase di scarico, devo avere la possibilità di far tornare l'autista a casa. Ora le deroghe sono valutate dalle forze dell'ordine, caso per caso, andrebbero invece uniformate".

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