Prezzi dell'ortofrutta, il rischio di un'errata percezione

Ieri sera servizio del TG5: protagoniste le piazze di Vittoria e Fondi

Prezzi dell'ortofrutta, il rischio di un'errata percezione
Il rischio è quello che avevamo anticipato nei giorni scorsi: tra i consumatori si sta annidando l'idea che i prezzi dell'ortofrutta siano in forte rialzo in queste settimane d'emergenza coronavirus. Il problema è che l'italiano medio non si interroga sui possibili motivi dei rialzi, ma pensa subito a fenomeni speculativi. Sul caro prezzi dell'ortofrutta si è soffermato anche il TG5 di ieri sera, ma a parte il titolo d'apertura, il servizio di Gioacchino Bonsignore ha reso giustizia agli sforzi che il nostro settore sta facendo per continuare a rifornire i punti vendita tra le mille difficoltà del momento.

Broccoli e zucchine costano più di prima, la premessa del telegiornale di Mediaset, ma i produttori hanno reagito con responsabilità e orgoglio, proprio come abbiamo messo in evidenza nel video #lortofruttanonmolla (clicca qui per vederlo).

Ieri sera sul piccolo schermo sono diventati protagonisti i mercati ortofrutticoli di Fondi e di Vittoria, i due orti d'Italia, le due piazze che riforniscono il Bel Paese di frutta e verdura fresca ogni giorno: una filiera super controllata, come ha ribadito il TG5.



Nel servizio hanno parlato Giorgio Puccia, grossista di Vittoria, che ha evidenziato come i prezzi siano nella norma; il direttore di Vittoria Mercati Davide La Rosa, che ha ricordato i controlli a cui sono sottoposti tutti gli operatori e le migliaia di persone monitorate nelle ultime settimane. Infine parola a Giuseppe Cilio (nella foto di apertura), produttore orticolo in questo angolo di Sicilia, che ha testomoniato come la speculazione non si annida di certo nelle serre.



Qualche fuga in avanti sui prezzi c'è stata e la settimana scorsa avevamo messo in guardia sui rischi collegati. L'ortofrutta vive una fase delicata e non si può permettere che i consumatori pensino che c'è chi se ne approfitta. Frutta e verdura, aumenti fisiologici a parte, non possono rincarare, i prodotti ortofrutticoli non possono essere percepiti dai consumatori come cari. Il rischio è la sostituzione nel carrello degli italiani.

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