Cibus getta la spugna, appuntamento al 2021

A settembre un forum internazionale. A breve una piattaforma digitale

Cibus getta la spugna, appuntamento al 2021
Niente Cibus quest'anno. Il Salone internazionale dell'Alimentazione slitta al 2021, quando la ventesima edizione si terrà alla Fiera di Parma dal 4 al 7 maggio. Ieri l'annuncio degli organizzatori, che però hanno rilanciato con un forum internazionale, che si terrà nella città emiliana il 2 e il 3 settembre, e con una piattaforma digitale che partirà nei prossimi giorni.

Il "Cibus Forum - Food&Beverage e Covid: dalla transizione alla trasformazione" sarà un evento sia fisico che digitale. Sarà organizzato nel quartiere fieristico di Fiere di Parma, in un padiglione appositamente modulato e strutturato per accogliere, in maniera sicura e nel rispetto dei più avanzati standard safe&security, un numero ristretto di ospiti e key speaker che si confronteranno su come sarà possibile far riprendere produzione ed export della filiera agroalimentare. Cibus Forum sarà trasmesso anche in diretta streaming.



Per quanto riguarda lo svolgimento di Cibus, è stato constatato che non esistono le condizioni oggettive per poter garantire uno svolgimento del Salone nel mese di settembre, mantenendo gli standard qualitativi e quantitativi di incoming, soprattutto estero, al livello delle abituali aspettative delle aziende espositrici, degli stakeholder e dei partner istituzionali. "Non sarebbe stato possibile accettare un’edizione ridotta di Cibus - dicono gli organizzatori - proprio perché il Salone dell’Alimentazione rappresenta per la community internazionale degli operatori dell’agroalimentare l’evento di riferimento assoluto per la promozione dell’Authentic Italian food&beverage”.

In attesa della prossima edizione di Cibus, Fiere di Parma e Federalimentare, hanno predisposto una innovativa piattaforma digitale, “My Business Cibus”, che consentirà agli operatori commerciali di conoscere e selezionare tutti i prodotti, anche i più nuovi, delle aziende espositrici di Cibus. Tutti i prodotti pubblicati sui siti web delle aziende sono stati indicizzati per una veloce e semplice fruizione integrata delle informazioni da parte dei buyer, che potranno scegliere tra quasi 200mila prodotti offerti da 3mila aziende. La piattaforma sarà operativa dal 12 maggio 2020 e sarà accessibile su www.mybusiness.cibus.it



"Siamo molto dispiaciuti del rinvio di Cibus 2020 perché c'erano grandi aspettative - ha detto il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio - Le ricadute della pandemia si faranno sentire sul settore agroalimentare soprattutto per l'arresto del canale Horeca. Noi prevediamo che l'export nel 2020 avrà un ribasso in valore del 15% e vogliamo essere ottimisti. Inoltre, le vendite interne caleranno dal 15% al 18% in valore e dal 12 al 14% in quantità. La produzione di conseguenza perderà quasi il 10% con il rischio ulteriore di ribasso. I consumi sono nettamente peggiori rispetto a quelli emersi nella crisi del 2008 e l'effetto sarà molto lungo: noi crediamo che nel 2021 si recupererà solo in parte la flessione del 2020. Si sono capovolte quindi le aspettative di Federalimentare, soprattutto sull'export si attendevano performance notevoli quest'anno. Tuttavia continuo a essere ottimista e credo che a metà 2021 ci sarà una grande voglia da parte delle persone che hanno capacità di spesa, di tornare a spendere. Per chi sarà riuscito a sopravvivere in questa fase ci sarà la possibilità di tornare ad avere delle soddisfazioni".



Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma, ha aggiunto: "Venivamo da un periodo magico, eravamo lanciati verso i 50 miliardi di export alimentare e purtroppo è arrivato questo stop. Per il settore fieristico il momento è drammatico. Il limite grandissimo attuale è la mobilità internazionale. Nel 2021 saremo la prima grande fiera dell'alimentare a inaugurare, una magnifica solitudine, un fattore da sfruttare".

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