Caan di Napoli prepara il secondo piano concordatario

Esposizione di 63 milioni, progetto per uscire dalle secche. «Il Mercato ha retto al Covid»

Caan di Napoli prepara il secondo piano concordatario
Dopo la bocciatura del primo, il Centro Agroalimentare di Napoli si appresta a presentare un secondo piano concordatario. La situazione debitoria - come ha spiegato il presidente della società di gestione Carmine Giordano in audizione al Consiglio comunale - registra una esposizione di circa 63 milioni di euro: di questi, 45 milioni di euro sono dovuti alle banche, 10 milioni al costruttore della struttura, altri 4 milioni per tributi. Il piano concordatario punta a liquidare subito circa 8 milioni di euro, restituire 20 milioni "degradati" e ottenere l’esdebitazione (il beneficio della liberazione dei debiti non onorati che si concede al termine di una procedura fallimentare in presenza di particolari requisiti oggettivi e soggettivi) di altri 20 milioni. 

“Il Caan ha retto allo choc causato negli ultimi mesi dall’emergenza coronavirus e si sta lentamente riprendendo”, ha spiegato Giordano. Prossimo obiettivo è “l’approvazione del bilancio 2019, che chiuderà in rosso ma senza necessità di finanziamenti esterni”, dopo di che si potrà avviare la procedura concorsuale. 



Nel dibattito consiliare sono emerse varie posizioni, con l’auspicio di valorizzare e recuperare la funzione storica del mercato di Volla "restituendo" un patrimonio pubblico alla città.

“Grazie all’ottimo lavoro svolto dal presidente Giordano, si intravede finalmente la luce in fondo al tunnel”,  ha spiegato il vicesindaco di Napoli Enrico Panini, che delega al bilancio. “La regolarità dei conti e degli atti e la chiarezza della situazione dei pagamenti mettono finalmente la società in condizione di ripresentare un piano concordatario affidabile e pensare a un rilancio della struttura che punti non solo all’agroalimentare, ma all’intera filiera di qualità del territorio regionale”. 

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