Nanobolle di gas, una nuova tecnologia per l'agricoltura

Crescita vegetativa più rapida del 25% grazie all’ossigeno diffuso in acqua

Nanobolle di gas, una nuova tecnologia per l'agricoltura
In un settore agricolo sempre più attento a sostenibilità e sicurezza alimentare, fa capolino una nuova tecnica che permette di migliorare la crescita delle piante e la loro resa produttiva: stiamo parlando delle nanobolle di gas.
Come riporta la testata online Freshfruitportal.com, si tratta di bolle estremamente piccole - non più di 100 nanometri di diametro e 2.500 volte più piccole di un granello di sale - che hanno proprietà fisiche uniche, in grado di offrire numerosi benefici come il miglioramento della qualità dell’acqua e la produzione di radici e piante più sane.


Il macchinario di Moleaer che produce le nanobolle

La tecnologia approda al settore agricolo dopo diversi anni di ricerca in medicina, nel trattamento delle acque, dei cosmetici e delle industrie tessili. 
Warren Russell, direttore creativo e co-fondatore di Moleaer, una delle migliori aziende al mondo di nanobolle situata in California, ha affermato che la tecnologia offre una serie di vantaggi sia per le colture orticole in serra che per quelle in campo aperto. L’azienda, che ha iniziato a commercializzare il suo primo generatore di nanobolle industriale nel 2017, ha evoluto negli anni la sua tecnologia per ottenere un dispositivo sempre più affidabile e scalabile, efficiente nel sovrasaturare l’acqua con diversi tipi di gas. 

"Le nanobolle - ha spiegato Russel - aumentano l'ossigeno disciolto in acqua per migliorare la salute delle piante e delle radici, oltre a produrre benefici aggiunti come la riduzione delle alghe, la soppressione dei patogeni e la formazione di batteri benefici con una soluzione priva di sostanze chimiche".
Il sistema "chiavi in mano" sviluppato dall'azienda, già testato sia in serra che in campo aperto, si basa su funzionalità automatizzate, semplici da utilizzare, in cui la manutenzione richiesta è minima. 


A sinistra l'andamento in acqua delle bolle di ossigeno, a destra l'andamento delle nanobolle

L’obiettivo delle nanobolle è migliorare la qualità dell'acqua di irrigazione, sia che si tratti di serbatoi di stoccaggio da utilizzare in serra, di serbatoi per i campi o di laghi artificiali (vedi foto di apertura)
"I vantaggi di un'acqua di irrigazione più pulita possono avere un grande impatto sulla salute e sullo sviluppo delle piante - ha detto Russell - Un ambiente ricco di ossigeno attorno alle radici delle piante aiuta anche l'assorbimento dei nutrienti, la crescita della pianta e la soppressione delle malattie”. 

Già largamente diffusa in Nord America, la tecnologia si è sviluppata anche nei Paesi Bassi, leader mondiale della produzione in serra, ed in altri Paesi agricoli a livello mondiale, come il Sud America.
La tecnologia può essere applicata su diverse colture tra cui mirtilli, uva da tavola,
pomodori, avocado, ciliegie e agrumi. Come hanno sottolineato da Molear “il miglioramento della crescita vegetativa (in alcuni casi anche del 25% più rapida) permette a molti coltivatori di raggiungere prima i livelli di produttività e quindi arrivare con anticipo sui mercati, battendo la concorrenza”. 
Un altro importante vantaggio è il miglioramento della sicurezza alimentare, poiché il rischio di infezione delle colture con agenti patogeni come E. coli o Salmonella possono essere ridotti. Questo perché quando l’acqua immagazzinata non è ben ossigenata, è più incline ad ospitare e quindi a diffondere l'agente patogeno sulle colture tramite il sistema di irrigazione. 
“La tecnologia – affermano – ha tutte le carte in regola per garantire un eccellente ritorno sugli investimenti iniziali”.

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