Nuovi focolai di Covid in Cina, fra timori e speranze

Il commento a caldo della Nord Ovest: «Per ora nessun impatto sui flussi per via marittima ed aerea»

Nuovi focolai di Covid in Cina, fra timori e speranze
Il mondo intero guarda con timore al nuovo focolaio di Coronavirus che si è sviluppato in Cina. Il focolaio, individuato giovedì 11 giugno, sarebbe partito dal Mercato coperto all'ingrosso di Xinfadi, a Sud di Pechino. Altri casi sono stati poi segnalati in altri dieci Mercati della capitale, che ora sono chiusi. 

"La situazione è estremamente grave", come ha spiegato Xu Hejian, portavoce della municipalità di Pechino, che ha parlato di "lotta contro il tempo" per evitare che il virus si diffonda nella metropoli da 21 milioni di abitanti e scongiurare quindi una possibile seconda ondata.

A pochi giorni dalla scoperta del nuovo focolaio si contano già più di 100 nuovi casi di Covid-19. Ventuno le zone di Pechino che sono state messe in quarantena, proibiti gli eventi e chiuse le scuole. Non verranno chiusi invece gli uffici.



Per adesso, le esportazioni di merci ortofrutticole europee dirette in Cina non hanno subito rallentamenti. Ma ora bisognerà vedere come potrà evolversi la situazione.

Massimo Delpozzo (nella foto sopra) della Nord Ovest Spa di Cuneo, azienda leader nelle spedizioni internazionali di prodotti deperibili, commenta: "Al momento non abbiamo notato una modifica impattante sui flussi di spedizione sia per via marittima che per via aerea. Anche perchè la notizia è freschissima. Per esperienza, però, sappiamo che il Coronavirus è partito proprio da un Mercato cinese pochi mesi fa, quindi noi spedizionieri terremo sicuramente alta l'attenzione su questa vicenda. Mi auguro che la Cina possa gestire al meglio il cordone sanitario volto a circoscrivere l'infezione”.

La nuova campagna di esportazione in oltremare, tra l'altro, è appena iniziata. “In Asia abbiamo cominciato a spedire ciliegie e mirtilli italiani. Mentre la prossima settimana, o quella successiva, pensiamo di poter esportare i primi carichi di alcune varietà di uva da tavola coltivate in Sicilia”, conclude Delpozzo.

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