Tesco, addio ai punti vendita in Polonia

Tesco, addio ai punti vendita in Polonia
Nonostante la Polonia sia, per gli stranieri, una vera terra promessa, con una crescita delle esportazioni del 30% negli ultimi 5 anni e un prodotto interno lordo che è quintuplicato in quarto di secolo, determinando un forte aumento dei consumi interni, Tesco abbandona la nazione.

I suoi 301 supermercati, insieme ai due cedi e alla sede di Cracovia, passano, per un ammontare di 165 milioni di sterline (182 milioni di euro) a Salling Group.

Il compratore fa capo alla danese Salling Foundation che, a sua volta, ha un potenziale di 11 milioni di clienti alla settimana fra Germania, Polonia e Danimarca, con un fatturato annuo di circa 8 miliardi di euro grazie a un totale di 1.400 punti di vendita fra i marchi Netto (discount), Bilka (ipermercati) Fotex (convenience store), Salling (department store) e BR (giocattoli). Nella nazione polacca, il suo principale mercato, Salling ha una rete di 386 negozi sotto insegna Netto.

Commenta Dave Lewis, amministratore delegato di Tesco: “Abbiamo registrato progressi significativi delle nostre attività in Europa centrale, ma avvertiamo anche che la Polonia è un mercato molto competitivo. Dunque, preferiamo concentrarci sull’area formata da Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia, dove abbiamo posizioni di mercato più forti, con ottime prospettive di crescita e dove otteniamo margini e rendimenti ben più interessanti”

La transazione verrà perfezionata da Salling con mezzi propri già entro la fine del 2020, dopo il parere della Uokik, l'antitrust locale.

Negli scorsi 18 mesi Tesco aveva già ceduto 22 negozi polacchi per un valore particolarmente alto e pari a 200 milioni di sterline. Le attività rimanenti sono minime e includono 19 supermercati residui.

Nell’esercizio 2019/20 Tesko Polska ha generato vendite nette pari a 1.368 milioni di sterline, con una perdita operativa di 24 milioni.

Fonte: Distribuzionemoderna.info