Attualità
Gavina, l'anguria coccolata dal vento
Maestrale e scirocco conferiscono dolcezza e croccantezza
Essere
coccolati è un piacere. Lo è per le persone ma - credeteci o no - anche
le piante non sono indifferenti a certe attenzioni: non parliamo di
baci o carezze, ovviamente, ma di come i fattori climatici possano
trasformare un normale frutto in un prodotto unico. Ne è un esempio
l'Anguria Gavina.
L'ANGURIA CHE AMA IL VENTO
Nella pianura
del Campidano, in Sardegna, Gavina ha trovato casa, qui ci sono le
condizioni ideali - se non perfette - perché possa sviluppare al meglio
le sue caratteristiche organolettiche. I terreni fertili, ricchi di
potassio, sono la premessa per una coltivazione riuscita; ma è il
microclima il vero segreto: una terra baciata dal sole, bagnata dal mare
e sferzata dal vento. E' proprio l'alternanza tra il maestrale più
freddo e il caldo scirocco a "coccolare" l'Anguria Gavina che, da questi
venti, prende il meglio: lo scirocco gioca un ruolo particolare nella
maturazione del frutto, con lo sviluppo di una dolcezza notevole (tende a
superare i 13 gradi Brix), mentre il maestrale aiuta a conferire quella
croccantezza speciale di cui si può fregiare l'Anguria Gavina.
IL SEGRETO DELLA BUCCIA
Parlando
di Gavina siamo subito andati diretti al gusto e quella polpa così
croccante che... un morso tira l'altro. Ma prima di assaggiare questa
anguria dalle ridotte dimensioni (è una mini senza semi da 1-2,5 Kg,
quindi poco ingombrante e veloce da consumare), si rimane colpiti dal
suo aspetto. Angurie dalla buccia chiara, infatti, non sono così diffuse
in Italia e nemmeno in Sardegna, dove l'antico dominio spagnolo ha
lasciato in eredità una tradizione fatta di cocomeri scuri. La buccia è
un elemento di grande distintività di Gavina, per aspetto e colore in
primis, ma anche perché la buccia è finissima, e ciò consente di avere
più prodotto edibile.
GAVINA, DNA SARDO
L'Anguria Gavina è
stata selezionata naturalmente per rispondere alle caratteristiche
pedoclimatiche sarde e con questa terra - dove viene coltivata dall'Op
Agricola Campidanese - è scattato subito il feeling. La mini anguria è
stata battezzata con un nome tipico del Sassarese, un altro elemento di
distintività, e nel giro di pochi anni è diventata una delle angurie più
rinomate dell'isola e si sta facendo conoscere nei migliori
supermercati italiani.
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